Velia Nazzarro sfiduciata, a Carsoli nominato il commissario

CARSOLI – A seguito delle dimissioni di otto consiglieri comunali il Prefetto dell’Aquila ha nominato il commissario e ha avviato le procedure di scioglimento del Consiglio comunale.
CARSOLI – A seguito delle dimissioni di otto consiglieri comunali il Prefetto dell’Aquila ha nominato il commissario e ha avviato le procedure di scioglimento del Consiglio comunale.
Il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, a seguito delle dimissioni di otto Consiglieri comunali sui dodici assegnati al Comune di Carsoli, rilevato che si è verificata l’ipotesi prevista dall’art 141, comma 1, lettera b) n.3, del D.Lgs. n.267/2000, per motivi di grave e urgente necessità, ha avviato le procedure di scioglimento del Consiglio Comunale, disponendone intanto la sospensione e provvedendo alla nomina del Vice Prefetto Dott.ssa Maria Cristina Di Stefano, Dirigente dell’Area II^ Raccordo Enti Locali e Servizi Elettorali della Prefettura dell’Aquila, quale Commissario per la provvisoria gestione dell’Ente con i poteri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale.
“Ho appeso con enorme sorpresa delle dimissioni presentate dai componenti della maggioranza, Lugini Gianpaolo, Tozzi Gasperina, Di Natale Simone, Ciccosanti Luigi, unitamente ai consiglieri di minoranza, D’Andrea Federica, De Luca Rosa, Salzetta Domenico, Di Natale Ilaria” ha sottolineato il sindaco Velia Nazzarro in conferenza stampa. “Mi dico sorpresa poiché i consiglieri di maggioranza dimissionari, dopo aver preteso ed ottenuto la nomina di un assessore e del vice sindaco a seguito delle elezioni del Consigliere Regionale e a scapito della compagine uscita dalle urne, non hanno manifestato ragioni e motivazioni di contrasto con la politica dell’amministrazione al di là di un normale confronto che quotidianamente tutti gli amministratori sono chiamati a svolgere”. “La sorpresa è ancor più grande se si considera che le dimissioni in accordo con la minoranza sembrano suggellare un percorso di intese, a me tenuto “celato”, con quei consiglieri dell’opposizione più volte sono stati giudicati dai consiglieri di maggioranza dimissionari del tutto inadeguati e incapaci a dare un apporto minimamente significativo alla vita istituzionale. Che si tratti di trame oscure risulta anche dal fatto che le dimissioni sono del tutto immotivate e a disposizione di chiunque. Al cittadino che dovesse chiedermi le ragioni della fine della mia amministrazione, non posso dare una risposta fondata su elementi oggettivi: le dimissioni sono appunto senza alcuna motivazione”. “Questa modalità insidiosa di rapportarsi con l’intero ambiente istituzionale, evidentemente irriguardosa innanzitutto nei confronti del ruolo svolto e del mandato ricevuto dagli elettori, non dovrebbe appartenere alla cultura degli amministratori della cosa pubblica. Questa ambiguità dei comportamenti è in realtà il tentativo di mascherare i propri limiti”.