ANCI Abruzzo, Pierluigi Biondi è il nuovo presidente

18 ottobre 2024 | 19:30
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ANCI Abruzzo, Pierluigi Biondi è il nuovo presidente

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi è il nuovo presidente ANCI Abruzzo.

ANCI Abruzzo, Pierluigi Biondi è il nuovo presidente.

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi è il nuovo presidente ANCI Abruzzo. Con 182 voti sugli 87 ottenuti da Francesco Menna si aggiudica il confronto creatosi all’interno dell’Assemblea dei sindaci.

Oggi l’elezione nel corso dell’Assemblea tenutasi all’Hotel Mood di Marina di Città Sant’Angelo. Servivano 133 voti per eleggere il nuovo presidente: elezione che ha visto una sorprendente sfida a due tra il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e il primo cittadino dem di Vasto, Francesco Menna. Il presidente neo eletto succede a Gianguido D’Alberto, primo cittadino di Teramo. L’assemblea dei sindaci d’Abruzzo si è divisa per la prima volta nella storia dell’ANCI, con il centrosinistra che ha deciso, all’ultimo momento, di sfidare Biondi candidando Menna, come annunciato in una nota stampa nella tarda mattinata di oggi.

Hanno preso parte all’Assemblea – presieduta da Matteo Perazzetti, sindaco Città Sant’Angelo – 264 sindaci su 305.
Il sindaco di Tollo, Angelo Radica, aveva chiesto il voto segreto: richiesta, tuttavia, rifiutata dall’Assemblea. Il sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante, prima di procedere alle operazioni di voto ha tenuto un discorso a sostegno del sindaco Pierluigi Biondi. Fabio Camilli, il primo a votare, nella sua dichiarazione di voto ha parlato di “situazione spiacevole”, definendo la votazione palese “una violazione della libertà”, per poi dichiarare di non votare.
Sono 14 i membri del nuovo direttivo, tra cui Matteo Perazzetti (sindaco di Città Sant’Angelo), Rosanna De Antoniis (Castel Castagna), Gilberto Petrucci (Penne), Antonio Di Bartolomeo (San Demetrio ne’ Vestini), Andrea Scordella (Silvi), Cristian Colasante (Introdacqua), Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia), Massimo Vagnoni (Martinscuro) e Diego Giangiulli (Pretoro), tutti espressione della maggioranza. Per l’opposizione entrano nel direttivo Mario Nugnes, di Roseto, Domenico Giangiordano (Roccascalegna), Chiara Trulli (Spoltore), Antonio Di Santo (Opi) e Anna Ciammariconi (Torano Nuovo).

“Rivolgo un ringraziamento alla comunità dei sindaci abruzzesi tutta, senza distinzioni di appartenenza, davanti alla quale l’impegno resta quello di farla parlare con una sola voce mantenendo l’autorevolezza che ha saputo costruire nel tempo. Anci Abruzzo ha da poco compiuto trent’anni, un periodo lungo in cui ha saputo affrontare le sfide che le diverse fasi storiche hanno posto davanti a noi amministratori e così saprà fare anche in futuro”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, stasera eletto presidente dell’Anci Abruzzo dall’assemblea riunita a Città Sant’Angelo, che ha proceduto anche all’elezione del direttivo di 14 componenti e dei 3 revisori dei conti, oltre all’elezione di 28 delegati a votare all’assemblea nazionale in programma dal 20 al 22 novembre a Torino, ai quali si aggiungono 3 delegati nazionali.

“Abbiamo attraversato stagioni alterne, si sono susseguiti governi di diversi colori politici e sono più volte mutate le regole del gioco – ovvero le leggi elettorali – e i sindaci, anche in questo caso da trent’anni circa, sono i soli rimasti ad essere eletti in modo diretto, un suffragio popolare che, non a caso, ha difeso da ogni onta populista la figura di quello che viene anche definito ‘primo cittadino’, il rappresentante dello Stato più vicino al cittadino, il ‘politico di prossimità’ al quale per primo – appunto – ci si rivolge per le esigenze più disparate”, ragiona Biondi.

“Nonostante questo, nonostante siamo la massima espressione della democrazia, l’associazione che ci rappresenta è stata monocolore per trenta lunghi anni”, ricorda il neo presidente, per la prima volta espressione del centrodestra. “Oggi la guida dell’Anci parla una lingua diversa, ma questo non impedirà all’associazione di continuare a farsi portavoce dei sindaci, portando alta la bandiera dei Comuni, delle loro istanze, di difendere le loro ragioni senza preclusioni, anche quando l’interlocutore al governo – come in questo preciso momento storico – è dello stesso colore politico. Esattamente come avviene per tanti altri colleghi di centrosinistra che concentrano nelle loro mani ruoli istituzionali e di partito, mi impegno a ricoprire il ruolo di presidente in modo imparziale e nel pieno rispetto delle istituzioni”.

“Voglio ringraziare Gianguido D’Alberto, che ha guidato l’Associazione abruzzese negli ultimi anni, e Francesco Menna la cui candidatura ha reso il confronto maturo ma altrettanto franco, segno della vitalità della comunità dei sindaci, capace di fare politica in senso stretto ma di sapersi poi ritrovare nel nome degli interessi delle proprie municipalità e, quindi, dei cittadini”, conclude Biondi.

L’ELEZIONE

L’ANCI è solito eleggere per acclamazione il presidente dall’unica lista, ma l’Abruzzo consegue un primato, ovvero la concorrenza, per la prima volta nella storia di ANCI, di due liste contrapposte. 

La procedura tradizionale è stata “complicata” in ANCI Abruzzo da uno scontro tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico di cui il Capoluogo ha dato conto negli ultimi giorni.
Il Pd ha sostanzialmente rifiutato la proposta di Fratelli d’Italia di convergere sul nome del sindaco dell’AquilaPierluigi Biondi, giudicato non sufficientemente “super partes” per il ruolo che ricopre nel partito, di responsabile enti locali, a livello nazionale. Fratelli d’Italia ha difeso l’autorevolezza del sindaco della città capoluogo della regione e ricordato come alla presidenza di Anci Abruzzo siano in passato state elette figure con “una chiara appartenenza al Pd”. A poche ore dall’incontro di Città Sant’Angelo, poi, è balenato dal Pd il nome di Francesco Menna, sindaco dem di Vasto, per un muro contro muro senza precedenti. Il discorso di Menna è stato letto da Tiziana Di Renzo, sindaca di Lama dei Peligni. Menna era infatti assente per motivi di salute.

La procedura ha previsto l’elezione della lista di cui fa parte il presidente, inoltre 14 sindaci vanno a far parte del direttivo regionale, oltre a tre revisori dei conti. In 28 delegati regionali andranno a votare all’assemblea nazionale – prima di esaurire la loro funzione a novembre – oltre ai 4 di diritto, cioè i sindaci delle quattro città capoluogo, e ai 3 consiglieri nazionali.