Statua del Tritone, il danno c’è ancora ma il reato non più

Aveva danneggiato un tridente salendo sulla statua di Nettuno per mettere un fiore. Il caso è stato archiviato. Il giovane disposto a risarcire il danno.
Si era arrampicato sulla Fontana del Nettuno in Piazza Regina Margherita per mettere una rosa sulla testa della statua in segno di pace e aveva danneggiato i rebbi del tridente. Il danno c’è ancora, ma il caso è stato archiviato.
Protagonista del gesto un 29enne aquilano, incensurato, era indagato per aver danneggiato uno dei rebbi del tridente della statua di Nettuno appartenente alla fontana di Piazza Regina Margherita a L’Aquila, risalente al XIX secolo e realizzata in terracotta, interamente dipinta in finto bronzo, mentre il tridente è costituito da un’anima in ferro rivestita da malta. Raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari – emesso dalla Procura del Tribunale aquilano nella persona del sostituto, Roberta D’Avolio – il giovane ha avuto modo di chiarire il gesto, facendo anche presente di essere disponibile a risarcire il danno.
Assistito dall’avvocato Roberto De Cesaris, del foro dell’Aquila, si è sottoposto ad interrogatorio. Le indagini erano partite a ottobre scorso dopo una segnalazione partita dai social; un utente aveva pubblicato una foto con la statua danneggiata, da cui era scaturita la denuncia da parte del Comune dell’Aquila, ente proprietario del bene. Il caso era stato poi passato per competenza data la particolare materia, ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc).
Come riporta Il Messaggero, il giovane era stato riconosciuto grazie all’ausilio delle telecamere di video sorveglianza che si trovano su piazza Regina Margherita.