Pierluigi Biondi presidente ANCI Abruzzo, le reazioni

Le reazioni politiche all’elezione di Pierluigi Biondi alla presidenza ANCI Abruzzo. Sigismondi (FdI): “Un tributo all’Aquila”. Marinelli (PD): “Forzatura senza precedenti”.
Le reazioni politiche all’elezione di Pierluigi Biondi alla presidenza ANCI Abruzzo. Sigismondi (FdI): “Un tributo all’Aquila”. Marinelli (PD): “Forzatura senza precedenti”.
“L’elezione del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi a presidente dell’ANCI Abruzzo assume un duplice significato”. Lo afferma il senatore abruzzese e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, aggiungendo: “Da un lato, rappresenta un importante riconoscimento al lavoro che Biondi ha portato avanti come amministratratore locale, dall’altro è chiaro tributo alla città tutta dell’Aquila, il nostro capoluogo di regione, straordinario esempio di resilienza e dinamismo. Questa città ha saputo rialzarsi con forza e determinazione dal dramma del sisma, proiettandosi negli anni verso il futuro, tanto da essere da ultimo designata Capitale Italiana della Cultura 2026. All’amico Pierluigi Biondi e a tutti i neoeletti voglio rivolgere i miei più sentiti auguri di buon lavoro, convinto che l’ANCI si attesterà sempre più come importante punto di riferimento per i sindaci, e autorevole voce delle istanze dei Comuni”.
“Voglio porgere i miei più sinceri auguri al neo eletto Presidente di Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi” ha dichiarato l’assessore regionale Roberto Santangelo. “La sua esperienza come primo cittadino dell’Aquila sarà un valore aggiunto fondamentale per portare all’attenzione dell’Associazione le istanze e le necessità dei comuni della nostra Regione. Come assessore agli Enti locali, sono certo che potremo avviare un dialogo proficuo e costruttivo su temi chiave per il territorio regionale, come la ricostruzione post-sisma, lo sviluppo delle aree interne e il potenziamento dei servizi locali. Sono convinto che, insieme, potremo affrontare le sfide che ci attendono con determinazione e visione,” ha aggiunto. L’assessore ha colto l’occasione per ringraziare il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, Presidente uscente di Anci Abruzzo, per il suo impegno e per aver rappresentato, tutelato e supportato le comunità abruzzesi durante il suo mandato.
Anche il Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Gregori, esprime le sue più vive congratulazioni al Sindaco dell’Aquila: “A nome di tutto il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, esprimo grande soddisfazione per questo importante riconoscimento a Pierluigi Biondi. Siamo certi che saprà rappresentare con competenza e determinazione i comuni e i sindaci, in particolare quelli della provincia dell’Aquila, diventando un punto di riferimento saldo e autorevole” ha dichiarato Gregori. Conclude il Coordinatore: “Auguriamo al neo Presidente buon lavoro per le sfide future, certi che il suo impegno porterà grandi benefici alla nostra comunità.”
Di diverso tenore la reazione del PD che con il segretario regionale Daniele Marinelli sottolinea: “Oggi pomeriggio si è consumata una pagina nera per le istituzioni abruzzesi. La destra ha voluto occupare ANCI con una forzatura grave e senza precedenti, imponendo una delle proprie personalità più caratterizzate politicamente, Pierluigi Biondi. Il sindaco dell’Aquila è responsabile nazionale degli enti locali di FDI, il principale partito di governo: la sua è una incompatibilità di fatto con la guida di un’associazione che dovrebbe soltanto occuparsi di fare l’interesse dei sindaci. Cosa farà da presidente dell’Anci se dovesse esserci un conflitto col Governo nazionale? Difenderà i sindaci abruzzesi da se stesso? Oppure tenterà di piegarli alla volontà della Meloni? Come Partito Democratico e centrosinistra abbiamo più volte segnalato la nostra indisponibilità nei confronti di questa scelta e tentato, fino all’ultimo secondo, di evitare questo strappo senza precedenti, manifestando una piena disponibilità anche a prendere in considerazione un’altra candidatura di area di centrodestra, senza pregiudiziali ideologiche. È stato opposto un rifiuto categorico. O Biondi o morte. Come se la posta in gioco fosse per l’ennesima volta una logica di potere e non la guida di un’istituzione che avrebbe bisogno di equilibrio e condivisione. È l’ennesima dimostrazione dell’irresponsabilità di questa destra, incapace di discutere e di condividere. Loro non conoscono la logica del governo ma solo quella del comando. La scelta del voto palese è stata una vera e propria forzatura che sottolinea ancora di più la logica del comando con la quale governano ogni cosa in questa regione, impedendo che i sindaci potessero esprimersi senza pressioni e condizionamenti. Ringraziamo il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, per aver garantito, nonostante i problemi di salute che ne hanno anche impedito la partecipazione all’assemblea, una battaglia di dignità in difesa di un’istituzione che la destra ha voluto delegittimare e massacrare a colpi di accetta, costringendo i sindaci a una conta sbagliata e indecorosa. Tutta la comunità del Partito democratico e del centrosinistra lo considera un grande e preziosissimo punto di riferimento. Probabilmente oggi è stata certificata una prevalenza di sindaci di centrodestra in Abruzzo, un dato peraltro già noto che non rappresenta alcuna vittoria politica, con un risultato molto condizionato dal fatto che molti amministratori di centrosinistra, in questo clima avvelenato, hanno scelto di astenersi e non partecipare al voto. Ma soprattutto si è consumata la spaccatura dell’ANCI, una sconfitta politica e istituzionale grave, di cui la destra porta tutta intera la responsabilità. L’Abruzzo è l’unica regione del Paese in cui si è consumato questo strappo. Il 40% dei sindaci abruzzesi, tra voti contrari e astenuti, non ha votato per Biondi. Con questo atto di arroganza, da presidente di ANCI, non li potrà rappresentare. Molte sindache e sindaci abruzzesi dovranno cercare altri luoghi per far pesare la loro voce.
A stretto giro la replica di Sigismondi: “È paradossale che il coordinatore regionale del Partito Democratico, a margine dell’elezione dell’assemblea Anci Abruzzo, che ha decretato l’elezione del primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi, con quasi il 70% dei consensi, abbia preferito diffondere un comunicato stampa offensivo e irrispettoso della volontà espressa dai sindaci abruzzesi, piuttosto che prendere atto del chiaro e democratico risultato emerso dall’assemblea. La dirigenza del PD, anziché attaccare tutti e tutto, farebbe bene a promuovere una seria riflessione all’interno del proprio partito. Dal consesso di ieri è emerso, infatti, l’inequivocabile fallimento politico della linea adottata dal Partito Democratico, sempre più distante dal territorio e dalle istanze delle comunità locali. Un partito irresponsabile che, nonostante la chiarezza dell’orientamento della maggioranza dei sindaci, ha voluto imporre ai propri rappresentanti una candidatura di bandiera, rifiutando ogni ipotesi di accordo, con l’intento unico di spaccare l’Anci e di delegittimare il risultato democratico dell’assemblea. Un comportamento grave, senza precedenti. In passato, infatti, anche in situazioni di equilibrio politico assai differenti, il centrodestra non ha mai diviso l’associazione dei sindaci, rispettando sempre l’orientamento espresso, favorendo dialogo e collaborazione. Mi auguro che il PD smetta di strumentalizzare politicamente l’ANCI e consenta il lavoro sereno dei sindaci, nell’interesse comune dei cittadini che rappresentano”.
“A chi serve l’Anci che arranca?” scrive il deputato dem Luciano D’Alfonso. L’Anci è nata per volontà di don Luigi Sturzo, per rappresentare le libertà territoriali rispetto alla controparte dello Stato accentratore. L’Associazione dei Comuni funziona se mette insieme l’intero delle autonomie. Autonomia è la parola d’ordine. Altrimenti l’Anci che si faccia parte produrrà al massimo arredamento, slide e catering. L’Anci non è un ministero da occupare o un consiglio di amministrazione sul quale mettere la propria bandierina. E’ una delle espressioni democratiche meglio riuscite, poiché eleva la voce dei territori fino alle sommità dello Stato. La scelta del suoi vertici esige sempre condivisione, al pari dell’elezione del Presidente della Repubblica. Questa perché sceglie il garante della Costituzione, quella perché individua chi deve dare rappresentanza alle voci che esprimono i bisogni dei Comuni che sono il luogo naturale della vita democratica. Il centrodestra abruzzese si è reso protagonista di uno strappo istituzionale che non gli fa onore e che sembra assimilare l’Associazione dei Comuni a uno dei tanti posti di potere da conquistare. La forzatura messa in atto ieri è una prevaricazione che rivela debolezza: ne avremo dimostrazione quando Biondi sarà messo alla prova dalle scelte dannose per i Comuni abruzzesi prese dal governo dominato dal suo stesso partito. Sarà in grado di rappresentare le legittime istanze dei sindaci abruzzesi o si comporterà come Marsilio, che davanti ai diktat di Roma sbatte i tacchi e china il capo? L’Anci è voce di libertà per rappresentare le istanze dei cittadini nelle comunità cui appartengono, non è e non può essere un trofeo da strappare ed esibire”.
“L’ Anci Abruzzo ha come nuovo presidente un sindaco, Pierluigi Biondi, che conosce bene la materia amministrativa, equilibrato e con spiccate capacità organizzative e di coordinamento. A lui e all’ intero direttivo vanno le mie congratulazioni e l augurio di un fruttuoso lavoro”. Così, il deputato e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Abruzzo, Guerino Testa.
“L’assemblea ANCI di oggi per la designazione del nuovo presidente ha dimostrato per l’ennesima volta che la destra gioca ad asso pigliatutto con le istituzioni abruzzesi. L’elezione di Biondi e l’indisponibilità a trovare una candidatura condivisa ne è la dimostrazione, grazie a Francesco Menna, per la sua disponibilità e generosità: si è caricato il centrosinistra sulle spalle per tentare di rappresentare le posizioni di tutti”, così il segretario provinciale del Pd di Chieti, Leo Marongiu. “Menna, oggi più che mai, è riferimento del centrosinistra di tutta la regione – sottolinea Marongiu – . Sapevamo che non aveva i numeri è ciò gli fa acquisire ancora più valore, perché è riuscito a catalizzare i voti della provincia di cui è presidente e in cui è sindaco, in una comunità dove il cinismo politico ha prevalso. Questa battaglia sui valori apprezza ancor di più il miglior terreno di confronto di Francesco Menna: quel voto popolare da cui è stato sempre premiato per il rapporto vero e diretto con i cittadini. Tutto il centrosinistra deve essergli riconoscente per la sua generosità e lungimiranza, come lo deve essere al presidente uscente Gianguido d’Alberto per l’egregio e imparziale lavoro svolto con il suo mandato”.
“L’elezione del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi a presidente dell’Anci Abruzzo ci riempie di soddisfazione. E’ la conferma del grande lavoro che, con il prezioso e determinante contributo della Lega, sta portando avanti nel Capoluogo di regione. Siamo certi che rappresenterà al meglio le istanze dei nostri territori, interpretando con tenacia, competenza e dedizione il nuovo ruolo che è chiamato a ricoprire. Biondi è anche il primo presidente di centrodestra dell’Anci nella storia della regione. A lui i nostri complimenti”. Così il segretario regionale della Lega Luigi D’Eramo, il vice presidente della giunta regionale Emanuele Imprudente e i consiglieri regionali della Lega, Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti. “Vittoria di Biondi e del centrodestra, – sottolineano – ma anche grande risultato per la Lega e i suoi sindaci. Il primo cittadino di Silvi, Andrea Scordella è stato confermato in queste elezioni membro del direttivo regionale Anci, mentre il sindaco di Gamberale e segretario provinciale della Lega Chieti, Maurizio Bucci è stato nominato componente permanente nel Consiglio nazionale. Il sindaco di Farindola Luca Labricciosa entra invece a far parte del Collegio dei Revisori regionale. Inoltre, la Lega ha eletto ben tre delegati per il congresso nazionale. Si tratta di Scordella, del sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore e del sindaco di Villa Santa Maria Pino Finamore. A tutti i nostri auguri di buon lavoro”.
“Siamo ancora con te Sindaco” scrive Laura Cococcetta, capogruppo L’Aquila Futura in Consiglio comunale. “Congratulazioni per il nuovo successo e l’elezione a Presidente di tutti i Sindaci d’Abruzzo.
Come Capogruppo di L’Aquila Futura e parte della maggioranza in Consiglio comunale voglio esprimere a nome dell’intero Gruppo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, al Sindaco Pierluigi Biondi. Siamo sicuri che lavorerai per l’Abruzzo come già fai, senza sosta e senza riposo, per la nostra città. Il modello del buon governo paga sempre e siamo certi che saprai coniugare ancora una volta la salvaguardia della memoria con le sfide del futuro lavorando per tutti i “paesi” d’Abruzzo. Forza Abruzzo, Forza L’Aquila”.
