Riapre il Traforo del Gran Sasso

21 ottobre 2024 | 15:41
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Riapre il Traforo del Gran Sasso

Il Traforo del Gran Sasso riapre alla normale circolazione dei veicoli tra uno o due giorni: la comunicazione dopo la sospensione dei lavori partiti il 14 ottobre

Dopo la sospensione dei lavori, il Traforo del Gran Sasso riapre alla normale circolazione dei veicoli. L’annuncio nel corso della conferenza stampa da parte del Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema idrico, l’ingegner Pierluigi Caputi.

Traforo del Gran Sasso, non è ancora chiara la causa che ha portato alla torbidità dell’acqua, per questo al momento non possono riprendere le attività all’interno della galleria, che riaprirà alla cirocolazione tra uno o due giorni.
Novità importanti sul fronte della viabilità annunciate nel corso della conferenza stampa di oggi, in merito alla situazione del Traforo del Gran Sasso, dopo l’emergenza venuta fuori la scorsa settimana, a pochi giorni dal via dei lavori che hanno mandato in tilt la viabilità autostradale tra L’Aquila e Teramo.

L’intervista all’ingegnere Pierluigi Caputi

Questa mattina la riunione con i progettisti Italferr. L’azienda incaricata dei lavori ha comunicato il permanere di una situazione che ancora non permette di determinare i motivi dell’innalzamento dei valori di torbidità delle acque:una situazione che, ad oggi, non consente dunque la ripresa delle attività geognostiche all’interno del Traforo”.
“Le aree possono essere riconsegnato a Strada dei Parchi,poiché in un sistema instabile non è possibile fare alcun lavoroin galleria. Si procederà con la massima urgenza per rimuovere imateriali dalle piazzole, e quindi nei prossimi due o tregiorni, ci auguriamo, che si possa riaprire il trafficoregolare”, ha sottolineato Caputi nell’incontro con la stampa. Al momento, quindi, non è possibile eseguire alcun ulteriore accertamento nella galleria. Adesso sarà allora Strada dei Parchi, con massima urgenza, a ripristinare la regolarità della circolazione all’interno del Traforo.

Il Commissario Caputi ha inoltre ringraziato la Gran Sasso Acqua per l’efficenza dimostrata nel gestire la situazione.
“Le indagini geognostiche sono comunque necessarie. Non ci sono guelfi e ghibellini, ma volontà di giungereall’obiettivo. Quando siamo entrati nella galleria con i mezzi eravamo in ritardo per la burocrazia, ma sia benedetto quelritardo”, precisa Caputi, il quale sottolinea che quando è arrivata la notizia dell’intorpidimento delle acque, rilevata da Ruzzo reti, ente gestore del servizio idrico, i mezzi non eranoin azione, quindi si può escludere la diretta connessione con i lavori. “C’è un motivo oggettivo da indagare sulla torbidità. Ilsistema di sicurezza delle due aree del Gran Sasso è efficiente.La Ruzzo reti pubblicherà un report sulla situazione“, continua Caputi, il quale, infine, rivolge un ringraziamento per la
sinergia interistituzionale. “Strada dei Parchi è stata disponibile su ogni azione e la Polizia Stradale si èrafforzata, con più forze per presidiare i cittadini in coda altraforo”, conclude Caputi.

La conferenza stampa in sul Capoluogo 

Questo il punto della situazione fatto durante la conferenza stampa convocata dopo l’emergenza scattata in seguito alla comunicazione della rottura di una ‘canala’ del collettore idrico, scoperta prima dell’inizio dei lavori di carotaggio ad opera della società Italfer, del gruppo Rfi. Secondo Caputi, quindi, ci sarà lo stop alla circolazione a senso unico, normata da semafori, iniziata il 14 ottobre.

LA RICOSTRUZIONE

La conferenza stampa si è tenuta dopo il sopralluogo congiunto effettuato il 18 ottobre nella galleria del Traforo del Gran Sasso effettuato dal Commissario Straordinario per la sicurezza delsistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, alla presenza dei dirigenti tecnici della Italferr, dell’Ente gestore Ruzzo Reti Spa di Teramo e dei responsabili del Sian il Servizio Igiene della Asl di Teramo.Sopralluogo che ha fugato ogni possibile dubbio, escludendo qualsiasi collegamento tra il problema dell’acqua e le attività di Italferr. Il traforo del Gran Sasso è stato chiuso lo scorso 14 ottobre per lavori indifferibili, anche di messa in sicurezza, conseguenti oltretutto alle pressioni dell’Unione Europea.

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