Riapre il Traforo del Gran Sasso, la data

22 ottobre 2024 | 10:10
Share0
Riapre il Traforo del Gran Sasso, la data

Riaprirà domani, mercoledì 23 ottobre, il Traforo del Gran Sasso. La questione all’attenzione della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale

Riaprirà domani, mercoledì 23 ottobre, il Traforo del Gran Sasso.

Nel primo pomeriggio di domani, 23 ottobre, il Traforo del Gran Sasso riaprirà alla ‘normale’ circolazione: non ci sarà più il senso unico alternato. Dopo lo stop ai lavori, nel corso della conferenza stampa di ieri era stata annunciata la riapertura,in quanto il persistere di situazioni di incertezza riguardo all’innalzamento dei valori di torbidità dell’acqua non consente, ad oggi, la ripresa delle attività in galleria, partite lo scorso 14 ottobre. Ieri il Commissario per la Messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, l’ingegner Pierluigi Caputi, aveva parlato di riapertura tra uno o due giorni, il tempo necessario a ripristinare le regolari condizioni di viabilità. Ora c’è anche la data della riapertura tanto attesa, per via dei disagi registrati alla circolazione autostradale nel tratto L’Aquila – Teramo. Domani pomeriggio la riapertura, secondo le informazioni raccolte dal Capoluogo.

La questione è stata esaminata oggi da una seduta della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale. Sono stati auditi, oltre al Commissario Caputi, i rappresentanti della Ruzzo Reti, della Asl di Teramo e di Gran Sasso Acqua.

A margine della riunione Alessia Cognitti, presidente di Ruzzo Reti, ha ricordato in una dichiarazione resa al Capoluogo che nell’ambito della vicenda che ha portato all’interruzione dei sondaggi e alla successiva decisione di riaprire il Traforo “l‘acqua distribuita non ha mai superato i valori prescritti di torbidità, i sistemi di sicurezza hanno funzionato appieno“. Ora l’attenzione si sposta sull‘indagine, che sarà condotta proprio da Ruzzo Reti, per individuare le cause dello sforamento dei limiti. Cognitti ha sottolineato: “Chiederò la collaborazione di tutti gli enti coinvolti, a cominciare da Strada dei Parchi e dalla struttura commissariale. I nostri controlli si concentrano sull’acquedotto, ma potrebbe servire cercare anche altrove“. Cognitti ha ribadito che i tecnici di Ruzzo “hanno escluso in una prima fase l’ipotesi della canala rotta, ma per avanzare qualsiasi altra considerazione serviranno le indagini.

Mario Di Gregorio, direttore tecnico di Gran Sasso Acqua, ha spiegato che GSA “ha lavorato in questa fase in sinergia con il Commissario, per stoccare i necessari volumi d’acqua. Abbiamo sottoscritto contestualmente con lui una convenzione per realizzare un potabilizzatore ad Assergi, sarà pronto entro novembre 2025. Garantirà la potabilità dell’acqua anche in presenza di contaminazioni comprese in un certo range, costituirà perciò un’ulteriore tutela della sicurezza dell’acqua del Gran Sasso“.

Maurizio Brucchi, direttore sanitario della Asl di Teramo, ha dichiarato: “Accogliamo con soddisfazione la scelta di sospendere  la prima fase di lavori e rinviarla in una momento successivo. Occorre fare tutto il necessario per garantire l’acqua, una risorsa di questo territorio. Perciò la scelta è stata giusta.Ora bisognerà riflettere se non sia opportuno dedicarsi alla realizzazione dei potabilizzatori prima di riprendere l’intervento. La situazione è stata gestita bene, ma occorre, se possibile, fare ancora di più“.

“I sistemi di monitoraggio dei gestori, Ruzzo Reti e Gran Sasso Acqua, hanno funzionato con la messa a scarico dell’acqua torbida, ma bisognerà capire ora come procedere”, aggiunge Mariani. Da una parte c’è la norma che impone una captazione diversa e più sicura dell’acqua, ma d’altra parte bisognerà capire come prosegue il presidente Mariani. “La Commissione resta aperta ed è stata aggiornata. Approfondiremo con nuove interlocuzioni – assicura – per evitare confusione in una materia così complessa”.

La comunicazione ufficiale arrivata in serata: “La concessionaria Strada dei Parchi informa che il Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, ing. Pierluigi Caputi, ha convocato SdP alle ore 14:30 di domani, 23 ottobre, per la riconsegna della galleria destra (direzione Teramo) del Traforo del Gran Sasso e delle relative pertinenze di cantiere. Non appena i tecnici di Strada dei Parchi avranno completato il necessario sopralluogo, Strada dei Parchi sarà nelle condizioni di garantire il ripristino, entro poche ore dalla riconsegna, del normale flusso di circolazione all’interno del Traforo del Gran Sasso, in entrambe le gallerie e su ambedue le carreggiate per le rispettive direzioni di marcia, dopo aver rimosso i dispositivi e le segnaletiche predisposte per il senso unico alternato”.

I lavori di messa in sicurezza

Previsti per un durata tra i 45 e 60 giorni, erano partiti lo scorso 14 ottobre i lavori relativi alla messa in sicurezza del sistema Gran Sasso. In questa prima fase, si trattava di sondaggi propedeutici ai lavori veri e propri. Attraverso tre specifici macchinari dotati di trivella – con la possibilità che lavorassero contemporaneamente, previa valutazione tecnica – erano previsti complessivamente 15 sondaggi: 6 nella canna sinistra in direzione L’Aquila e 9 nella canna destra in direzione Teramo. Altre 6 ispezioni del terreno da effettuare esternamente, senza incidenza sulla viabilità autostradale.

Le modifiche alla viabilità e i disagi.

Naturalmente, con l’inizio dei lavori per i sondaggi si è resa necessaria una sostanziale modifica alla viabilità: dovendo, per legge, lasciare comunque libera la corsia di emergenza, è stato necessario istituire una sorta disenso unico alternato su una sola corsia, regolato da impianti semaforici, nella galleria non interessata dai lavori: così da garantire sicurezza dei veicoli e salubrità dell’aria all’interno del tunnel.
Il transito in ciascun senso di marcia prevede la durata di 5 minuti ogni 30 minuti di attesa ed è assistito da personale e mezzi – sia all’inizio sia alla fine della coda –con garanzia di massima flessibilità per consentire il passaggio di mezzi di soccorso (118 e Vigili del fuoco) e delle Forze dell’Ordine. 

Inevitabili, tuttavia, i disagi al traffico, anche a causa di una viabilità alternativa non sempre agevole. Questo perché, come se non bastasse il disagio conseguente la chiusura del traforo del Gran Sasso, in concomitanza ci sono una serie di cantieri che interessano l’arteria stradale che in questo momento rappresenterebbe l’alternativa per la viabilitàIn totale sono 9 i cantieri attivi tra A14, A24 e A25 che, nell’insieme, hanno portato a lunghe code e disagi, come documentato dal Capoluogo.