Spoil System Abruzzo, accordo in alto mare: si torna a votare in Consiglio regionale

Spoil System, conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale: niente delega al presidente Sospiri per le nomine delle partecipate. Si torna in Consiglio il 30 ottobre per il voto.
Spoil System Abruzzo, conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale: niente delega al presidente Sospiri per le nomine delle partecipate. Si torna in Consiglio il 30 ottobre per il voto.
Era stato rinviato il voto in Consiglio regionale sulle nomine delle partecipate, per dare modo di confrontarsi nuovamente all’interno della compagine di centrodestra e giungere a un’unanimità che avrebbe portato alla delega al Presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, che avrebbe proceduto alle nomine di presidenti e cda delle partecipate per il tanto atteso spoil system, dopo le ultime elezioni regionali. All’esito della riunione dei Capigruppo, però, al presidente Sospiri non è rimasto altro da fare che iscrivere le nomine all’odg del prossimo Consiglio regionale, previsto per il prossimo 30 ottobre. Insomma, niente accordo e voto sulle nomine. Come già spiegato da Il Capoluogo d’Abruzzo, il mancato accordo deriva da problemi interni, soprattutto tra FdI e Lega che, vedendosi ridimensionata dall’esito del voto regionale rispetto a quello di 5 anni prima, non ci sta a farsi fare “cappotto” sulle nomine degli enti a partecipazione dell’Ente regionale. Un tira e molla che ha vissuto momenti altalenanti, alcuni con scontri più duri, altri nei quali si intravedeva la luce di un possibile accordo, ma a questo punto sarà il voto in Aula a chiudere la partita. Numeri alla mano, con due consiglieri regionali in quota Lega, la maggioranza di centrodestra avrebbe ancora i numeri per forzare la mano (salvo franchi tiratori), ma questo inasprirebbe ancor di più i rapporti già tesi tra il Carroccio e il partito di Giorgia Meloni.
Tra i principali ostacoli all’accordo, la vicenda del commissariamento Arap, ma naturalmente a pesare sono anche le assegnazioni ai singoli partiti.
Alla maggioranza spettano 33 posizioni. Il primo schema, respinto dai leghisti, ne prevedeva 13 per Fratelli d’Italia, 8 a Forza Italia, 4 alla Lega, due alla lista Marsilio Presidente e una a Noi Moderati. La Lega, ha detto nella prima fase del confronto al Capoluogo il capogruppo Vincenzo D’Incecco, difende “dignità e professionalità, tema non solo di postazioni e di capacità. Da Fratelli d’Italia c’è stato finora un atteggiamento non affine al peso della Lega, il tema è più ampio. Siamo disposti contemplare ipotesi che esprimano professionalità. Io rimango fiducioso, stiamo lavorando”. Nel discorso rientrano sia le nomine che dovevano essere votate in Consiglio che quelle di competenze della Giunta e del Presidente, alcune delle quali andranno a scadenza tra due, tre anni. La novità è che la Lega non considera affatto scontato l’epilogo della vicenda dell’Arap, dove Marsilio ha scelto di nominare un commissario sfruttando l’escamotage della fusione con il Consorzio Valpescara, senza che tuttavia in Giunta la scelta fosse avallata dagli stessi leghisti e da Forza Italia. “Quella legge deve ancora fare tutto l’iter, a cominciare dalle Commissioni, valuteremo”, aveva detto D’Incecco, che è anche presidente della più strategica delle Commissioni, la Bilancio.
Sono in ballo postazioni delle tre Adsu (le presidenze dovrebbero andare una ciascuna ai tre partiti maggiori della maggioranza), delle cinque Ater (tre a Fratelli dell’Italia, una alla Lega e una a Forza Italia), del presidente dell’Ersi, di Fira, di Tua, Areacom, Corecom, Saga, Sangritana, Difensore civico, Garante per l’infanzia, Garante dei Detenuti, Consorzi di bonifica. A questo si aggiunge il rinnovo della Commissione delle pari opportunità.

L’ultimo Consiglio su spoil system Abruzzo.