Traforo del Gran Sasso, riaperta la galleria

Niente più senso unico alternato nel Traforo del Gran sasso. Nel pomeriggio, dopo le 17, la riapertura della Galleria in direzione Teramo.
Niente più senso unico alternato nel Traforo del Gran Sasso. Nel pomeriggio la riapertura della Galleria in direzione Teramo.
“La concessionaria Strada dei Parchi informa che, a seguito della riconsegna delle aree utilizzate dal cantiere Italferr da parte del Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso, poco dopo le ore 17è stata riaperta al traffico la tratta autostradale del Traforo del Gran Sasso in carreggiata est (direzione Teramo), compresa tra la progr. km 117+000 e la progr. km 128+800, e conseguentemente rimosso il regime di circolazione a senso unico alternato precedentemente disposto.
Dopo la riapertura al traffico della galleria est, il flusso dei veicoli è tornato in pochi minuti regolare e non si registrano accodamenti o rallentamenti lungo la tratta”. Per aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni di traffico e di viabilità si raccomanda di visitare il sito www.stradadeiparchi.it
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Si chiude quindi, almeno momentaneamente, l’emergenza viabilità, con il traffico andato in tilt sulla A24 nei pochi giorni in cui sono andati avanti i lavori, partiti solo lo scorso 14 ottobre.Operazioni indifferibili che, tuttavia- a causa dell’elevata torbidità dell’acqua registrata nel corso dei lavori – ora dovranno essere rivalutate, anche considerando eventuali nuove tecniche e metodologie d’azione da adottare.
I lavori avevano fatto scattare il senso unico alternato, regolato da impianto semaforizzato, all’interno della Galleria del Gran Sasso: una modifica alla viabilità che aveva fin da subito creato lunghe code all’ingresso e all’uscita del Traforo, sia in direzione L’Aquila che in direzione Teramo.
Il Capoluogo aveva documentato i disagi alla circolazione in diversi articoli. Ora, con la riapertura delle due corsie, l’allarme viabilità è ufficialmente rientrato.
LE PUNTATE PRECEDENTI
Che la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso – tra autostrada, laboratori e rete idrica – fosse questione complessa lo si sapeva, quindi probabilmente ha sorpreso poco gli addetti ai lavori il brusco stop dei sondaggi al Traforo. Attività propedeutiche appunto ai veri e propri lavori di messa in sicurezza ormai indifferibili anche per le pressioni dell’Unione Europea. A gestire il delicato e complesso intervento, il Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, l’ingegner Pierluigi Caputi, che ha dato il via a un’operazione che si attendeva da anni.
Tutto questo, però, ha reso necessario una sorta di senso unico alternato in galleria.
I lavori di messa in sicurezza.
Previsti per un durata tra i 45 e i 60 giorni,sono iniziati lo scorso 14 ottobre i lavori relativi alla messa in sicurezza del sistema Gran Sasso. Una prima fase di sondaggi propedeutici ai lavori veri e propri. Attraverso tre specifici macchinari dotati di trivella erano in programma complessivamente 15 sondaggi: 6 nella canna sinistra in direzione L’Aquila e 9 nella canna destra in direzione Teramo. Altre 6 ispezioni del terreno da effettuare esternamente.
Le modifiche alla viabilità e i disagi.
Naturalmente, con l’inizio dei lavori per i sondaggi, si è resa necessaria una sostanziale modifica alla viabilità: dovendo per legge lasciare comunque libera la corsia di emergenza, è stato necessario istituire un senso unico alternato su una sola corsia, regolato da impianti semaforici, nella galleria non interessata dai lavori, per garantire sicurezza dei veicoli e salubrità dell’aria all’interno del tunnel.
Il transito in ciascun senso di marcia prevedeva una durata di 5 minuti ogni 30 minuti di attesa ed è stato assistito da personale e mezzi – sia all’inizio sia alla fine della coda – garantendo massima flessibilità per permettere il passaggio di mezzi di soccorso (118 e Vigili del fuoco) e delle Forze dell’Ordine. Inevitabili, tuttavia, i disagi al traffico, anche a causa di una viabilità alternativa non sempre agevole. Questo perché, come se non bastasse il disagio conseguente la chiusura del traforo del Gran Sasso, in concomitanza ci sono una serie di cantieri che interessano l’arteria stradale che, in questo momento, rappresenterebbe l’alternativa per la viabilità. In totale sono 9 i cantieri attivi tra A14, A24 e A25 che, nell’insieme, portano alle lunghissime code e disagi.
Disagi che sono andati avanti fino all’interruzione improvvisa e inattesa dei lavori.
L’interruzione dei lavori, a pochi giorni dall’inizio, è arrivata nella giornata del 17 ottobre, con la società Italferr S.p.A. – cui era stata consegnata l’area della galleria destra L’Aquila – Teramo del Traforo del Gran Sasso – che ha inoltrato una comunicazione alla Struttura commissariale. Nello specifico si sottolineava che “l’EnteGestore Ruzzo Reti SpA (di seguito Ente Gestore) rilevava alle ore 13.30 un rilevante innalzamentodel valore di torbidità delle acque all’interno della galleria destra nella direzione RM-TE”.
A seguito di questa comunicazione, le attività di indagine in galleria sono state sospese e si è attivata la procedura per la riconsegna delle aree a Strada dei Parchi S.p.A.; contestualmente, si è chiesta la convocazione urgentissima del tavolo tecnico, presieduto dal SIAN (Servizi di Igiene degli Alimentie della Nutrizione) delle province di L’Aquila e Teramo, al fine di valutare le iniziative da mettere in atto. Il resto è cronaca recente, con la comunicazione ufficiale della riapertura del Traforo del Gran Sasso, in attesa di capire le cause dell’elevata torbidità dell’acqua e di individuare una nuova strategia per poter procedere con interventi che restano necessari.