Ora solare, lancette indietro di un’ora e giornate più corte
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Torna l’ora solare: si dormirà un’ora in più e al mattino farà giorno prima. Ma fino al solstizio d’inverno diminuiranno le ore di luce.
Con l’arrivo di ottobre si avvicina il momento di salutare l’ora legale. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre scatta infatti il cambio dell’ora, con il ritorno dell’ora solare: alle 3 di notte le lancette andranno spostate indietro di un’ora.
La tecnologia sicuramente facilita le cose, dal momento che smartphone e device elettronici connessi a Internet si aggiorneranno da soli, mentre per orologi da polso o da parete bisognerà intervenire a mano. Il cambio è stato fissato tra le 2 e le 3 del mattino per arrecare meno disagio possibile ai trasporti, tra cambi, coincidenze e arrivi, e tra il sabato e la domenica così che tutti possano abituarsi in maniera graduale al nuovo orario, quando uffici e scuole sono chiusi.
Con l’ora solare si dormirà un’ora in più, ma le giornate “lunghe” garantite dall’ora legale, in vigore dallo scorso 31 marzo, finiranno e si accorceranno sempre di più, per avere poi il loro culmine il prossimo 21 dicembre. Rimarrà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2025: tra il 29 e il 30 marzo 2025 si tornerà all’ora legale e le lancette andranno portate un’ora avanti.
Venne introdotta la prima volta nel 1916 per questioni di ottimizzazione energetica. Negli ultimi anni l’ora solare è al centro di un dibattito che vede al centro una possibile abolizione del cambio dell’ora (solare o legale). Tendenzialmente i Paesi del Nord Europa tendono verso il mantenimento dell’ora solare tutto l’anno, mentre i Paesi del Sud Europa, viceversa, per l’ora legale. Nel 2018 la questione è stata anche oggetto di una consultazione in Commissione Europea, ma ad oggi non è stato ancor raggiunto un accordo perché il dibattito è passato in secondo piano. Niente da fare anche per quest’anno: tra detrattori ed entusiasti, anche a ottobre 2024 le lancette saranno puntate un’ora indietro.
