Donne del PD Abruzzo, Roberta Tomasi unica candidata portavoce

26 ottobre 2024 | 15:20
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Donne del PD Abruzzo, Roberta Tomasi unica candidata portavoce

Pace fatta tra le donne del PD Abruzzo: scelta come candidata unitaria a portavoce la popolese Roberta Tomasi

Donne del PD Abruzzo, candidatura unitaria al Congresso: è quella di Roberta Tomasi, di Popoli, che si avvia a succedere come coordinatrice a Lorenza Panei. Si ricompongono quindi i contrasti interni tra le donne del Partito Democratico abruzzese, che trovano l’accordo sul nome di Tomasi.

La Conferenza regionale delle Donne del PD Abruzzo si è convocata oggi 26 ottobre in conferenza stampa per annunciare la candidatura unitaria a nuova Portavoce regionale della popolese Roberta Tomasi. Prende il posto in continuità di intenti di Lorenza Panei, che dal 2020 ha condotto la Conferenza abruzzese attraverso momenti anche difficili come quello del Covid e dei numerosi passaggi elettorali. In Abruzzo la condizione delle donne ci preoccupa sia per i gravi episodi di violenza maschile che per le condizioni di lavoro e di disparità salariali.

Erano presenti le delegate al Coordinamento nazionale e componenti della Direzione nazionale del Partito Democratico Stefania Pezzopane e Leila Kechoud, le delegate nazionali Manola Di Pasquale, Eva Fascetti e Marta Rapa, le Portavoce provinciali Fatima Di Giovannantonio e Francesca Cermignani, la componente dell’esecutivo nazionale Mariaelisa Serone D’Alò, le dirigenti del PD Abruzzo fra cui Anna Paolini e Monia Pecorale.

Ha affermato Panei: “La Conferenza deve saper guardare e deve sapersi occupare della complessità del mondo in cui viviamo: dai luoghi di lavoro, alle scuole; dalle scelte procreative, all’ecologia; dai diritti civili e sociali, alle istanze dei territori. Deve parlare a tutte e a tutti e dare prova di coraggio, responsabilità e tenacia nell’affrontare il momento storico che stiamo vivendo: la guerra, le povertà, la mancanza di lavoro e di futuro. Le donne, noi donne abruzzesi, vogliamo contare e fare la differenza”.

Per Roberta Tomasi “la Conferenza è spazio plurale che riconosce e unisce le differenze, guidarla non può che tradursi nell’abbracciare i pensieri, le esperienze, i territori, le diverse culture e le generazioni per una sintesi inclusiva e libera da logiche di potere che non siano al servizio delle nostre cause”.