Signora bulgara alla Mariele Ventre in stato confusionale, fermata dal personale

Grazie alla risposta pronta di una insegnante e di una collaboratrice scolastica è stata fermata una cittadina bulgara che si aggirava in stato confusionale davanti la scuola Mariele Ventre dell’Aquila. Per la donna, che si era già resa protagonista di vari spiacevoli episodi nei giorni scorsi, è scattato il foglio di via notificato dalla Polizia di Stato.
Grazie alla risposta pronta di una insegnante e di una collaboratrice scolastica è stata fermata una cittadina bulgara che si aggirava in stato confusionale davanti la scuola “Mariele Ventre” dell’Aquila. Per la donna, che si era già resa protagonista di vari spiacevoli episodi nei giorni scorsi, è scattato il foglio di via notificato dalla Polizia di Stato.
La ricostruzione dei fatti: la donna nella mattinata di martedì 29 ottobre si è avvicinata alla scuola “Mariele Ventre” senza avere nessun titolo; La collaboratrice incaricata all’ingresso ha fermato come da procedura la signora, ha riconosciuto che fosse in evidente stato confusionale e l’ha allontanata dalla scuola, allertando prontamente la segretaria.
La donna, ostinata, ha cercato di intrufolarsi da un ingresso secondario dove ha incontrato una docente che, insospettita dal luogo inusuale per incontrare un genitore, le ha posto alcune domande per cercare di capire chi fosse. La docente si è insospettita vedendo che la signora osservava con insistenza la sua borsa e l’ha allontanata dalla scuola. L’insegnante successivamente ha allertato l’ufficio di presidenza con cui ha chiamato le Forze dell’ordine che hanno proceduto, poi, al fermo e al riconoscimento.
Dall’avvenimento è scaturito un tamtam su WhatsApp con una ricostruzione a tratti romanzata, fantasiosa e assolutamente lontana dalla realtà. Stando a quanto appreso dal Capoluogo da chi era sul posto, la donna farfugliava frasi sconnesse, riferendo di bambini di “quinta e sesta” (forse facendo riferimento all’ordinamento scolastico del suo paese d’origine) ma senza proferire esplicitamente nomi di bambini. Nella nota ufficiale della Questura si riporta la circostanza che l’intento della donna fosse quello di rapire qualche bambino. Il dirigente scolastico, il professore Gilberto Marimpietri, sentito dai microfoni del Capoluogo, “Ringrazia i collaboratori scolastici e il personale per il modo con cui ha gestito la situazione e per l’ottimo lavoro di vigilanza”.
Nei giorni precedenti alla vicenda, la donna era stata protagonista di altri eventi spiacevoli: sarebbe stata sempre lei, infatti, a schiantarsi con un’auto dopo averla rubata e a minacciare alcune persone a Pettino.