Pierluigi Biondi sul centrodestra, Uniti si vince anche in situazioni complesse

Ospite di Grandangolo Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, presidente ANCI Abruzzo e Responsabile Enti locali di Fratelli d’Italia. L’intervista a 360°: dalle elezioni in Liguria allo ‘scontro’ ANCI, dall’Autonomia differenziata al governo regionale.
Ospite di Grandangolo Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, presidente ANCI Abruzzo e Responsabile Enti locali di Fratelli d’Italia. L’intervista politica a 360°: dalle elezioni in Liguria allo ‘scontro’ ANCI, dall’Autonomia differenziata al governo regionale.
Da esponente importante di Fratelli d’Italia, come ha letto Pierluigi Biondi le elezioni in Liguria?
“Intanto c’è una certificazione, il campo largo è un’alleanza contro qualcosa e non per qualcosa o per qualcuno. Lo dimostra il fatto, ad esempio, che Conte abbia buttato fuori dalla coalizione Italia Viva, o che il Comune di Genova sosteneva Marco Bucci, ora presidente di Regione…
Non solo, perché queste elezioni testimoniano il fatto che i sindaci sono un valore aggiunto. Inoltre, queste elezioni hanno dimostrato come il centrodestra unito e compatto possa vincere anche in situazioni complesse com’era quella ligure, caratterizzata da una turbolenta vicenda giudiziaria”.
Sulla tenuta della coalizione di centrodestra, in particolari ad alcuni temi oggetto di discussione, Biondi sottolinea:
“Si parla di Ius soli, argomento che io ritengo un ‘falso problema’. Si tratta di un tema che non va associato alla repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Restando in tema di diritti, credo che il centrodestra sia un luogo laico dal punto di vista dei diritti individuali, ma che sia altrettanto fermo nel rispetto di valori fondanti della Costituzione. Detto ciò, ricordo che non è stata spesa una sola parola per Francesco Spano, ex capo di gabinetto del Ministro Giuli, a cui viene contestato un incarico affidato a suo marito, poiché Spano è dichiaratamente omosessuale. Non è un caso che Paola Concia abbia detto: ‘Questo centrosinistra non ha il coraggio delle proprie idee’. Idee, aggiungo, che professa solo sulla carta, nel Ddl Zan e in mosse assolutamente marginali. Mentre il centrodestra è un luogo aperto, in cui vengono riconosciuti i diritti alle coppie omosessuali, ma esistono dei paletti. Come, ad esempio, sulla maternità surrogata“.

Altro tema caldo l’Autonomia differenziata. “Partiamo da un principio. Oggi in Italia ci sono delle disuguaglianze tra regione e regione? Infrastrutture, investimenti, spesa pro capite per sanità e sociale, liste d’attesa, qualità delle cure…Disuguaglianze che crescono mano mano che si scende. L’Autonomia differenziata nasce con i Governi di centrosinistra e la richiesta di far rispettare i principi sanciti dalla Costituzione non nasce soltanto da regioni governate dal centrodestra, ma anche dallo stesso Bonaccini da presidente dell’Emilia Romagna. Questa legge stabilisce che alcune specifiche competenze, invece che essere esercitate dallo Stato, possono essere esercitate dalle Regioni. Ciò avrebbe potuto comportare che le regioni ricche avrebbero trattenuto per sé le risorse. Per questo ci sono due correzioni fondamentali: i livelli essenziali di prestazioni, che devono essere uguali per tutti, poi il superamento della spesa storica. Questa legge, se fosse pienamente attuata e finanziata, riequilibrerebbe il sistema”.
Questione ANCI Abruzzo. Dichiara Biondi: “È stato posto un veto sul mio nome, in maniera ingiustificata. Il segretario regionale ombra del Pd, il senatore Michele Fina, ha personalizzato lo scontro, alludendo ad una mia presunta incompatibilità. Noi abbiamo cercato fino all’ultimo di fare la pace, fin quando siamo andati alla conta e il risultato mi sembra emblematico. Addirittura alcuni sindaci di centrosinistra, sorpresi da quel processo farsesco, hanno votato me come presidente. Ritengo che Fina abbia danneggiato il suo partito”.