Sentenza choc sisma, la raccolta fondi raggiunge l’obiettivo

5 novembre 2024 | 18:18
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Sentenza choc sisma, la raccolta fondi raggiunge l’obiettivo

Raccolti i fondi per le spese legali al cui pagamento sono stati condannati i familiari di alcune delle vittime del sisma nella sentenza choc. L’eccedenza al Reparto oncologia del San Salvatore

Sentenza choc sisma, la raccolta fondi per il pagamento delle spese legali (14mila euro) a cui sono stati condannati i familiari di alcune vittime del terremoto raggiunge l’obiettivo in meno di due mesi. C’è anche la soddisfazione di un’eccedenza di circa 2500 euro che sarà donata al reparto di oncologia dell’ospedale San Salvatore, diretto dal primario Luciano Mutti.

In meno di due mesi – ha detto Giorgio Paravano dell’associazione “L’Aquila per la vita”, che ha gestito la raccolta fondi in raccordo i familiari delle vittime – abbiamo raggiunto e superato abbondantemente il nostro obiettivo. Siamo soddisfatti perché abbiamo trovato una città e anche una regione solidale, visto che molte donazioni sono arrivate da fuori provincia”.

Si parla della sentenza choc sul sisma, quella di secondo grado che oltre a “caricare” i familiari delle spese processuali ha scagionato nel luglio scorso la Presidenza del Consiglio per la morte degli studenti Nicola Bianchi, Ivana Lannutti, Enza Terzini, Michele Strazzella, Daniela Bartoletti, Sara Persichitti e Tonino Colonna. Si è voluta anche chiamare la città a una mobilitazione dal forte valore simbolico: è soprattutto agli aquilani che si erano rivolti i promotori. La sentenza suscitò dibattito e proteste, compresa una manifestazione davanti al Tribunale all’Aquila. Indignazione rivolta anche contro sentenze analoghe che hanno riguardato altre vittime del terremoto.

Paravano tra i donatori ha citato “le suore di San Basilio, le Celestine, che sebbene abbiano fatto voto di povertà si sono sentite in dovere fare la donazione. Ci ha commosso, così come la donazione dell’associazione trapiantati di rene. Poi tante cittadine e cittadini dell’Aquila, un partito politico, un grande sindacato, ordini professionali, l’Aied. Tutti i consiglieri comunali hanno devoluto un gettone di presenza. Hanno donato diversi consiglieri regionali e i membri della Giunta comunale, sindaco in testa. Tra i tanti ho trovato nomi di miei amici che hanno perso i figli con il terremoto e hanno fatto donazioni importanti, una circostanza che ci ha toccato nel profondo perché dimostra che la memoria è ancora viva. La cosa sconvolgente è che lo Stato che avrebbe dovuto tutelare i nostri figli ora ci chiede i soldi, visto che costituita in giudizio era la Presidenza del Consiglio”.

Per le associazioni dei familiari sono intervenuti in conferenza stampa Sergio Bianchi e Federico Vittorini. Bianchi ha detto: “Tutto è iniziato a luglio quando abbiamo manifestato per le sentenze della Corte d’appello dell’Aquila che ci ha comunicato, o meglio inflitto, perché abbiamo scoperto che i nostri figli sono morti per colpa loro. Ero sicuro che la comunità dell’Aquila avrebbe reagito positivamente, è stufa di ascoltare sentenze prive di sensibilità e di umanità e di non ottenere la verità: in alcuni passaggi di queste sentenze alcune persone vengono ripulite dalle loro responsabilità. I cittadini dell’Aquila reagendo a questa sentenza hanno dimostrato che le vittime erano anche figli loro, hanno voluto difenderle con una scelta di ribellione. Mi ha fatto piacere che la comunità politica ha reagito positivamente e sono soddisfatto di dare eccedenza ai malati oncologici del reparto del San Salvatore”.

Vittorini si è dichiarato soddisfatto di avere sulla sentenza choc “risvegliato coscienze a distanza di anni dal terremoto, era questo il significato che volevamo fare emergere dalle nostre battaglie. Il risveglio delle coscienze c’è stato a livello di comunità, sono queste le azioni che danno calore, che ti fanno rendere conto che i familiari delle vittime non sono una casta ma parte della comunità. La speranza è che non ci possa più essere la necessità di ricorrere a queste iniziative, che i magistrati non siano visti come intoccabili, e che ci sia una presa di coscienza anche ai piani alti”.

La cifra raccolta ammonta a 16.537 55 euro. Sarà possibile donare ancora per qualche giorno. L’IBAN è IT34S0832703602000000005881, la causale “contributo spese legali 2024”. Il bonifico va intestato a “Associazione vittime universitarie sisma 6 aprile 2009 – L’Aquila per la vita E.T.S.”.

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