Giuseppina Patriarca spegne 109 candeline, tantissimi auguri!
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Giuseppina Patriarca compie oggi 109 anni: tantissimi auguri alla storica maestra del Convitto Cotugno, decana delle nonnine d’Abruzzo.
Tantissimi auguri alla nonnina più longeva d’Abruzzo: oggi grande festa per le 109 candeline per Giuseppina Patriarca, maestra del Convitto Cotugno dell’Aquila e vera star di TikTok!
Commendatore della Repubblica (l’onorificenza è stata firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal premier Giorgia Meloni, e l’ha ricevuta dalle mani del consigliere regionale, Marianna Scoccia), nonna Giusy conserva intatto il suo spirito allegro e sincero. Su TikToksi diletta a sfidare i teenager con le sue lezioni di grammatica e lessico. Non disdegna poi, ogni tanto, di recitare la Divina Commedia. Arzilla, lucida, dalla memoria fresca e argentina, Giuseppina Patriarca è nata a Montorio al Vomano il 6 novembre 1915 e ha lavorato e vissuto a L’Aquila fino al sisma del 2009: da allora per via dei danneggiamenti che il sisma ha provocato alla sua abitazione vive a Sulmona. La sua casa aquilana, ristrutturata dopo il sisma, è stata donata dalla generosissima nonnina d’Abruzzo alla San Vincenzo De Paoli per ospitare studenti universitari fuori sede meritevoli. Rimasta vedova da alcuni anni, oggi è accudita con amore dai nipoti dalla sua infaticabile “Lupa”, la dolcissima Bruna Fusco con cui ha instaurato nel tempo un rapporto davvero speciale e un’allegra convivenza. Nonna Giusy ha insegnato per 41 anni senza mai assentarsi e, a oggi, è una delle poche testimoni viventi di due guerre mondiali, 9 Pontefici, il boom economico la Guerra fredda, la caduta del muro di Berlino, la guerra del Golfo, la pandemia…
Una vita semplice quella di nonna Giusy, ricca di buoni sentimenti, scandita per tantissimi anni dall’insegnamento. Si è dedicata con amore alla famiglia, al marito Alberto di Gregorio, scomparso a fine anni ’80 che a L’Aquila fondò la prima sede dell’Unitalsi. Figlia spirituale di San Padre Pio – che conosceva di persona – ha sempre avuto una fede incrollabile. Tantissimi sono gli scolari che ha portato alla licenza presso il Convitto nazionale e di tutti o quasi, ricorda qualche particolarità. “I più piccoli quando avevano bisogno di qualcosa o sentivano la nostalgia di casa venivano vicino la cattedra e mi chiamavano ‘mamma’ – ha ricordato ancora con la voce rotta dall’emozione in una recente intervista rilasciata al Capoluogo– e per tutti sono stata una presenza accogliente e affettuosa. Purtroppo non ho avuto figli dopo aver perso un bimbo, allora ho riversato tutto l’amore che avevo nella grande famiglia che è stata per me la scuola“.
Oltre la fede quale è stato il segreto della lunga longevità di nonna Giusy?“Non ho segreti, fino a due anni fa mi tenevo allenata costantemente: passeggiate, cyclette e mi è sempre piaciuto cantare. Adesso non riesco più, le mani non mi assistono, ma fino a poco tempo fa le mie giornate erano scandite dal lavoro a maglia e all’uncinetto, un passatempo che aiuta a stimolare anche la memoria. Mangio tutto, ma con calma e senza esagerare. Non ho mai avuto vizi, accontentandomi sempre di quello che la vita mi stava offrendo. Chi poteva immaginare che avrei vissuto così a lungo…”.
In un giorno così bello, di festa e di allegria, giungano alla nostra nonna Giusy gli auguri sinceri ed affettuosi da parte della redazione tutta del Capoluogo. “In questa giornata ti auguriamo di accendere le 109 candeline non solo per celebrare la tua vita, ma anche per riconoscere la luce che hai portato in quelle di tutti noi”.
