MuNDA, i segreti d’arte dei depositi di restauro del Castello cinquecentesco

7 novembre 2024 | 17:44
MuNDA, i segreti d’arte dei depositi di restauro del Castello cinquecentesco

L’AQUILA – Il MuNDA apre i depositi di restauro del Castello cinquecentesco. Tante opere d’arte rimaste “confinate” a disposizione di cittadini, turisti e studiosi.

L’AQUILA – Il MuNDA apre i depositi di restauro del Castello cinquecentesco. Tante opere d’arte rimaste finora “confinate” a disposizione di cittadini, turisti e studiosi.

Dall’8 novembre – per tutti i venerdì del mese fino al 29 dicembre 2024, con aperture nei fine settimana – il MuNDA Museo Nazionale d’Abruzzo apre le porte dei depositi di restauro del Castello cinquecentesco. L’occasione nasce per presentare a cittadini, turisti, appassionati e studiosi le operazioni di messa in sicurezza, manutenzione e restauro sui manufatti qui custoditi, iniziate nel novembre 2023. Dal 2022 si è reso necessario liberare il cosiddetto deposito OA – dove avranno inizio i lavori di restauro – in cui erano conservate le opere e trasferirle nella Sala Chierici per effettuare un primo intervento, preceduto da una campagna documentaria sui beni. I lavori di messa in sicurezza e pronto intervento sono stati eseguiti dalla ditta COO.BE.C. di Spoleto, sotto la supervisione della direttrice tecnica Antonella Filiani. A illustrare l’ambizioso progetto è la Direttrice del MuNDA Federica Zalabra che dichiara: “Siamo felici di condividere il lavoro svolto da novembre 2023 ad oggi che ha permesso di mettere in sicurezza opere e ambienti e di approfondire la conoscenza dei materiali qui custoditi”. Le visite didattiche del mese di novembre saranno tenute dal restauratore Matteo Cannarsa, attraverso le cui parole e con il supporto di immagini, varrà ricostruita la storia dei manufatti artistici sconosciuti agli aquilani, perché “confinati” nei depositi del Castello, tra cui La Strage degli Innocenti di Giulio Cesare Bedeschini, il Martirio di Santa Scolastica di Girolamo Cenatiempo e il Ritratto di Felice Carena di Remo Brindisi, oltre che diverse sculture di Emilio Greco. “Si tratta di opere costituite da materiale eterogeneo, che spazia dai dipinti su tavola a quelli su tela, sculture lignee, manufatti lapidei e terrecotte policrome, dipinti murali di spoglio provenienti dal territorio abruzzese – spiega il restauratore – che, dopo essere stati inventariati e schedati, sono stati oggetto di indagini diagnostiche non invasive, propedeutiche ai successivi interventi conservativi”. La lunga permanenza (dal terremoto del 2009 al 2022) delle opere in ambienti non adeguatamente idonei alla loro conservazione, ha provocato importanti fenomeni di degrado biologico, che, a seconda del materiale costitutivo del bene, hanno causato danni da attacchi fungini e da insetti xilofagi. Parte delle opere, in particolare i manufatti lignei, è stata trasferita in una sala del primo piano del Castello, più idonea dal punto di vista termoigrometrico per effettuare le operazioni di restauro. Si è reso indispensabile, quindi, procedere con la rimozione dei depositi incoerenti e con una campagna di disinfezione per i microrganismi micotici e di disinfestazione in camere anossiche per l’eliminazione dei tarli; contestualmente, si è cercato di rintracciare tutte le opere all’interno dei cataloghi del Museo, perché di molte di loro si erano perse le schede e, di conseguenza, la collocazione.
Successivamente si è proceduto con la messa in sicurezza e con gli interventi di restauro propriamente detti, anche se si tratta di un lavoro in itinere che ha come obbiettivo quello di condividere con i cittadini quanto di bello sta avvenendo nel Castello, chiuso, ormai, da troppo tempo. “Spiegheremo in maniera dettagliata ai visitatori – conclude la Direttrice Federica Zalabra – tutti gli interventi eseguiti dal team dei restauratori, per coinvolgere attivamente il pubblico sui temi della tutela, della conservazione e del restauro”.

La prenotazione delle visite ai depositi di restauro è obbligatoria e da effettuare sul sito web istituzionale.

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