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Sistema Gran Sasso, Caputi: La messa in sicurezza dell’acquifero non è più rinviabile

7 novembre 2024 | 15:18
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Sistema Gran Sasso, Caputi: La messa in sicurezza dell’acquifero non è più rinviabile

Messa in sicurezza del Sistema Gran Sasso, il Commissario Caputi: “Il workshop è stato un incontro positivo. Si è ribadito che la messa in sicurezza dell’acquifero non è più rinviabile”. 

Messa in sicurezza del Sistema idrico Gran Sasso, il Commissario Caputi: “Il workshop è stato un incontro positivo, nonostante i pareri discordanti sull’utilità dei sondaggi. Si è ribadito che la messa in sicurezza dell’acquifero non è più rinviabile”.

Il Commissario Straordinario per la messa in sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro pubblico che si è tenuto ieri alla sala Ipogea del Consiglio Regionale all’Aquila. Pur con pareri discordanti sull’utilità dei sondaggi geognostici da realizzare sotto il Gran Sasso, il workshop sul tema della tutela dell’acquifero ha avuto il merito di ribadire le questioni essenziali del lavoro intrapreso dalla Struttura commissariale, chiarendo ancora una volta che “il lavoro avviato è stato caratterizzato dal coinvolgimento di tutte le strutture istituzionali interessate ed ha risposto ai criteri di trasparenza dovuti ai percorsi di evidenza pubblica”, evidenzia la Struttura commissariale.

Nel suo intervento, il Commissario straordinario ha potuto approfondire il tema dei sondaggi e della loro necessità a fini conoscitivi.
“L’occasione è stata utile per chiarire alcune interpretazioni non rispondenti alle intenzioni e al procedimento intrapreso, eliminando al contempo alcune polemiche espresse nei giorni scorsi”, sottolinea una nota che arriva alle testate dalla Struttura commissariale. Il Commissario ha chiarito, ancora una volta, che i sondaggi non sono finalizzati alla ricerca di nuovi punti di captazione, ma solo ad integrare le conoscenze attuali e tutti hanno convenuto che gli stessi non determinano criticità per il sistema idrogeologico”.

“I sondaggi non servono per nuove captazioni, che non rientrano nel mio mandato”, ha detto Caputi, “ma servono per avere ulteriori informazioni sulla circolazione dell’acqua, conoscere meglio il sistema da mettere in sicurezza e predisporre progetti adeguati”.
Il Commissario ha poi ribadito che su tutte le proposte solutive che saranno avanzate è previsto un confronto tecnico ai massimi livelli ed è auspicabile un ampio confronto istituzionale e collettivo, così come previsto dalla legge. Il dibattito, molto partecipato, ha rimarcato ancora una volta che la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso è un’opera, come da normativa, non più rinviabile perché riguarda la salute di migliaia di cittadini di tutto l’Abruzzo. Il commissario Caputi ha ringraziato tutti gli intervenuti per gli apprezzamenti personali, in particolare l’ing. Morelli ed Augusto De Sanctis per il confronto tecnico “laico” e costruttivo, ed ha espresso grande stima a tutti gli esperti della materia geologica che sono intervenuti al dibattito.