La guerra degli Antò torna al cinema 25 anni dopo, il film di Riccardo Milani che ha segnato un’epoca

Dopo 25 anni torna al cinema La guerra degli Antò, la commedia di Milani, amara e romantica, che cristallizzò l’energia giovanile intrappolata nell’immobilismo della provincia abruzzese. Eventi in Abruzzo a Pescara e Montesilvano.
Era il 1999, eravamo alle porte del nuovo millennio. Era il periodo di passaggio dall’analogico al digitale, le relazioni umane erano più evidenti, smartphone e social erano ancora, o almeno sembravano, molto lontani. Il primo ottobre di quell’anno un giovane regista, Riccardo Milani, portò nelle sale il suo amato Abruzzo con una pellicola romantica e allo stesso tempo amara, “La guerra degli Antò”, un film pluri generazionale, dall’omonimo romanzo di Silvia Balestra, che è diventato un vero cult e, ancora oggi, riscuote un ottimo successo.
Un quarto di secolo dopo l’Abruzzo ricorda “La guerra degli Antò”, le cui frasi ancora oggi presenti nel linguaggio comune. Uno spaccato reale, tagliente e struggente che fece conoscere all’Italia lo “stile Milani”, il cinema impegnato, ma dove c’è spazio per una risata, la fotografia di una realtà giovanile, quella degli anni ’90, con tutte le sue contraddizioni e i luoghi comuni, che valgono ora come allora, il sogno di lasciare la propria città di provincia per raggiungere altre realtà più grandi e cosmopolite dove però, una volta arrivati, non si recidono mai completamente i legami con la propria terra d’origine, con i suoi pregi e i suoi difetti. Anche la scelta della colonna sonora non fu lasciata al caso: ricca e piena di brani differenti tra loro, dalle note del musicista gitano Alexian, interpretato dal musicista abruzzese di fama mondiale Santino Spinelli (che recita anche in un cameo nei primi minuti del film), si va da Pino Daniele a Lisa Stansfield, passando per gli Avion Travel.
Due gli eventi in programma per ricordare la banda degli Antò: domenica 10 novembre all’interno della rassegna FLA – Festival di libri e altre cose, a Pescara, ci sarà la proiezione del film e a Montesilvano il 16 novembre, a Porto Allegro, ci sarà un grande evento aperto al pubblico. Verrà inaugurata una targa sul lungomare all’altezza di viale Europa, a pochi passi dal bar Zagabria che fece da sfondo ai sogni e alle speranze di evasione di questi quattro ragazzi. Successivamente nella multisala Warner verrà proiettato il film. All’evento del Fla parteciperà anche il regista Riccardo Milani, insieme agli attori che impersonarono i vari Antò: “Antò Lu Pork”, Flavio Pistilli, “Antò Lu Malatu”, Federico Di Flauro, “Antò Lu Zorru”, Paolo Setta e Regina Orioli, “Sballestrera”. Verrà ricordato anche l’aquilano Danilo Mastracci che nel film era “Antò Lu Zombi”, scomparso a soli 39 anni. Anche per questi 4 ragazzi il tempo è passato e la vita è cambiata: Pistilli, originario di Pescasseroli, alterna il lavoro di attore a quello di docente di scienze motorie, Di Flauro, originario di Sulmona, ha un’impresa di infissi che opera sul web, Paolo Setta, di Bussi sul Tirino, è progettista di esperienze turistiche, direttore de “Il Bosso” e ha proseguito anche la sua esperienza davanti alla macchina da presa recitando in alcuni film di Milani come il fortunatissimo “Un mondo a parte” e “Come un gatto in tangenziale”.
A Pescara ci sarà anche il presidente di Abruzzo Film Commission, il professore Piercesare Stagni che, 25 anni fa, era un giovane che ebbe l’onore di presentare il film a L’Aquila, al Cinema Imperiale. Il capoluogo d’Abruzzo accolse con calore Milani, un calore che il regista non ha mai dimenticato tanto da eleggere l’Abruzzo a “luogo del cuore” e decidere 25 anni dopo di girare un altro film, “Un mondo a parte”, campione d’incassi nel 2024. Stagni all’epoca suonava – e suona ancora – in un gruppo, i Niutàun; impegnato con le prove della band, non potè partecipare ai provini ma, in quanto storico del cinema, ebbe la possibilità di presentare il film alla città. “Sono emozioni che non si dimenticano – ricorda commosso sentito dal Capoluogo – questi anni sono volati e con loro è passata tanta vita. Agli ‘Antò’ sono legato particolarmente perchè all’epoca con il gruppo suonavamo punk e con questa pellicola Riccardo riuscì a dare una dimensione di ciò che fu la scena punk italiana negli anni ’90. Un film amaro e poetico al tempo stesso che nel tempo è diventato un cult anche perchè presenta uno spaccato di ciò che era la nostra realtà di provincia, tipica di luoghi come l’Abruzzo. Una fotografia che ha cristallizzato il passaggio dal vecchio al nuovo millennio, in un periodo di grandi cambiamenti che hanno rivoluzionato le nostre esistenze. Gli Antò non hanno età e rappresentano i ragazzi rivoluzionari di ieri e di oggi, le speranze, le illusioni, la voglia di evadere e spaccare il mondo“.
“Ce vò coraggio ad anda ad Amsterdam, però ce vò coraggio pure a restà a Montesilvano”… Montesilvano 25 anni fa contava poco più di 30 mila abitanti e Riccardo Milani portò al cinema il disagio di 4 ragazzi che vedevano troppo stretta la vita di provincia tanto da cacciarsi, in cerca di evasione, in una serie di rocambolesche avventure, prima di ricongiungersi nella città natale. Il film si snoda fra scene girate a Montesilvano e in altre località abruzzesi, poi Bologna dove andrà a vivere “Antò lu Purk” per studiare al Dams, e Amsterdam dove il giovane si trasferirà e incontrerà “Antò Lu Zorru” che era fuggito dall’Italia per evitare il servizio militare durante il periodo della Guerra del Golfo.
Attualmente La guerra degli Antò è disponibile in streaming sulla piattaforma Amazon Prime Video.
