PNRR e piccoli comuni, Davide contro Golia: il grido d’allarme del sindaco Francesco D’Amore

8 novembre 2024 | 05:34
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PNRR e piccoli comuni, Davide contro Golia: il grido d’allarme del sindaco Francesco D’Amore

PNRR, i piccoli comuni alle prese con carenza di tecnici, ritardi delle ditte e tempi troppo stretti. L’allarme del sindaco Francesco D’Amore.

PNRR, i piccoli comuni alle prese con carenza di tecnici, ritardi delle ditte e tempi troppo stretti. Il sindaco Francesco D’Amore: “Interlocuzione con Castelli per proroghe e modifica meccanismi soglie del 75% entro il 31 dicembre. Non è giusto che i piccoli comuni debbano solo veder passare i fondi”.

Arriva dal sindaco di Fagnano Alto, Francesco D’Amore, l’allarme sui fondi del PNRR che, rispetto alle grandi città più strutturate, i piccoli comuni rischiano solo di “veder passare”. “L’Italia – spiega il sindaco al Capoluogo d’Abruzzo – essendo costituita perlopiù da piccoli comuni non era preparata ad affrontare questa mole di lavoro. Abbiamo tecnici che lavorano per due giorni a settimana e devono affrontare anche altre questioni come la ricostruzione, il superbonus, quindi già per presentare i progetti è stato un bagno di sangue. Aggiungiamo a questo i tempi stretti dettati dal PNRR e la necessità di pareri sovraordinati ed è chiaro che i piccoli comuni vanno in affanno e rischiano di perdere i finanziamenti”.
Nello specifico, la scadenza più vicina è rappresentata da quella del 31 dicembre prossimo, data entro la quale dovranno essere realizzati al 75% ciascuno dei progetti messi a terra: “Ho avuto un’interlocuzione con il Commissario straordinario alla Ricostruzione del Centro Italia, il senatore Guido Castelli, che ho trovato già sul pezzo, essendo impegnato a lavorare per una proroga che dovrebbe essere di sei mesi, al 30 giugno 2025, anche per sopperire allo stop dei lavori a causa del freddo invernale, ma mi sono permesso di suggerire una modifica anche alla soglia del 75%. Attualmente riguarda ciascun singolo progetto, ma se si approntasse una modifica per la quale la stessa soglia potrà essere applicata all’insieme dei filoni, i piccoli comuni potrebbero avere meno problemi. Ad esempio noi a Fagnano Alto abbiamo completato uno dei quattro progetti e portato un secondo sopra la soglia del 75%, mentre per gli altri due rischiamo di perdere i finanziamenti anche perché le ditte non rispettano i tempi. Abbiamo portato la proposta sia al senatore Castelli e anche all’USRC e speriamo che possa trovare accoglimento, perché i piccoli comuni purtroppo non sono strutturalmente adeguati a questa mole di lavoro. Pochi e a mezzo servizio i tecnici, che lo stesso Castelli – che ringrazio per la costante attenzione al tema – ha definito ‘patrimonio UNESCO’. Un patrimonio che però i piccoli comuni non possono utilizzare secondo le effettive necessità, soprattutto in un territorio come il nostro alle prese con la ricostruzione post sisma. Speriamo in un supporto decisivo per le nostre realtà, perché non è giusto che i piccoli comuni vedano solo passare i fondi, mentre le grandi città, più strutturate sul fronte uffici, riescono a portare a casa tutti i progetti”.

PNRR comune luco dei marsi