Centri diurni L’Aquila, l’appello delle Associazioni a Biondi: Superare il blocco della burocrazia

12 novembre 2024 | 17:03
Share0
Centri diurni L’Aquila, l’appello delle Associazioni a Biondi: Superare il blocco della burocrazia

Centri diurni L’Aquila, Ii Coordinamento Associazioni Persone con Disabilità lancia un appello al sindaco Biondi: “I Centri Diurni accolgono accolgono oltre 100 persone cercando di rispondere a bisogni che restano disattesi. Chiediamo soluzioni”.

Centri diurni L’Aquila, risale a più di due anni fa la convenzione con il Comune dell’Aquila per creare una rete di servizi coordinati. Un provvedimento arrivato in Giunta, poi non più attuato a causa della mancata firma tra gli uffici preposti del Comune e la Asl. Il Coordinamento Associazioni Persone con Disabilità lancia un appello al sindaco Biondi: “I Centri Diurni accolgono, gestiti dal volontariato, accolgono oltre 100 persone con disabilità cercando di rispondere a bisogni che restano disattesi. Chiediamo soluzioni rispetto ai problemi attuali”.

Lettera aperta al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi sulla situazione dei Centri diurni per persone con disabilità presenti nel capoluogo abruzzese. L’appello delle associazioni affinché il primo cittadino intervenga a sbloccare una vicenda che sta creando disagi a pazienti e alle famiglie delle persone con disabilità.
“Egregio Signor Sindaco, oltre due anni fa, le associazioni che gestiscono i Centri Diurni per persone con disabilità della nostra città hanno sottoscritto una convenzione con il Comune dell’Aquila – ai sensi del Codice del Terzo Settore – per regolarizzare il rapporto con l’Ente Locale attraverso la cosiddetta Amministrazione Condivisa. L’obiettivo era di creare una sinergia tra i Centri Diurni e il Comune, rendendo questa collaborazione più efficace e vantaggiosa per le persone con disabilità e le loro famiglie, integrandola in una rete di servizi coordinati e strutturati. La convenzione, approvata dalla Giunta e sottoscritta dalle associazioni, era stata da Lei accolta come un passo importante, a cui aveva dato risalto tramite comunicati stampa e foto ufficiali. Tuttavia, ad oggi, tale convenzione non è stata mai attuata a causa di problematiche interne agli uffici comunali e della mancanza di accordo tra il Comune e la ASL n. 1 dell’Aquilasull’integrazione socio-sanitaria delle persone con disabilità“.
Questa situazione ci riempie di amarezza. È difficile spiegare alle famiglie delle persone con disabilità che, nonostante gli sforzi e la volontà di migliorare, siamo ancora fermi, intrappolati nella burocrazia. Queste famiglie vivono ogni giorno sfide immense e il sostegno promesso dal Comune rappresentava una promessa di dignità e miglior qualità della vita. La mancata attuazione della convenzione ha spento, per molti, questa speranza. Di conseguenza, contrariamente a quanto avviene nel resto del Paese, siamo ancora bloccati in una forma di collaborazione che richiede ai Centri Diurni di rispondere annualmente a una manifestazione di interesse promossa dal Comune, presentando sempre gli stessi progetti. Questo impedisce una programmazione organica degli interventi e una politica complessiva più efficace per la disabilità”.
Continua il Coordinamento Associazioni Persone con Disabilità L’Aquila, “Qualche mese fa, l’Assessore alle Politiche Sociali ha convocato un tavolo di lavoro con le associazioni del Terzo Settore e la ASL, in attuazione del Piano Sociale d’Ambito, per esplorare possibili sinergie nelle politiche per la disabilità. Questo tavolo avrebbe dovuto essere riconvocato nei primi giorni di settembre, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Così trascorre un altro anno della Sua amministrazione senza che si sia trovata una soluzione su temi cruciali, come le residenze assistite e il ‘Durante e Dopo di noi’. Inoltre, con il recente decreto regionale sul ‘Dopo di noi’, al Comune dell’Aquila sono state assegnate risorse limitate pari a 100.000 euro, una media di soli 4.000 euro per persona con disabilità, questa cifra se dovessero rimanere le richieste delle persone coinvolte pari agli anni passati, ma saranno sicuramente di più. Questa somma è del tutto insufficiente per garantire un percorso efficace verso un reale ‘prima e dopo di noi’. Queste cifre rappresentano poco più di una goccia in un oceano di bisogni insoddisfatti. Ciò di cui parliamo sono vite reali, storie di persone che hanno bisogno di un sostegno concreto per poter guardare al futuro senza paura.
I centri diurni presenti in città, gestiti dal volontariato, accolgono oltre 100 persone con disabilità, cercando di rispondere a un bisogno che continua a essere disatteso dalle istituzioni competenti. Questi centri non sono semplicemente luoghi di accoglienza: sono punti di riferimento, spazi di socialità e crescita per persone che spesso si sentono ai margini della società. Per questo motivo ci rivolgiamo a Lei, affinché si possa finalmente instaurare un dialogo costante e produttivo tra le nostre associazioni, il Comune e gli altri soggetti coinvolti. Da mesi è sospesa, senza alcun sviluppo, la richiesta di convocare la III Commissione dedicata al tema della disabilità, che aveva l’ambizione di creare un luogo istituzionale di incontro tra Comune e ASL. Crediamo che un Suo interessamento possa restituire equilibrio alla questione e, soprattutto, un rinnovato senso di ascolto e impegno per trovare soluzioni rispetto alla situazione attuale”.
“È fondamentale che le nostre associazioni, le famiglie e i cittadini possano avere un accesso diretto e senza ostacoli agli uffici comunali, al fine di affrontare e risolvere rapidamente le molte problematiche che, con un adeguato impegno politico, potrebbero essere gestite in maniera più efficace.
Signor Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, queste famiglie, queste persone e le associazioni che le rappresentano hanno il diritto di essere ascoltate e supportate, non solo per rispettare impegni formali, ma per restituire loro una parte della dignità che troppo spesso viene negata”, conclude la lettera aperta firmata dal Coordinamento Associazioni Persone con Disabilità L’Aquila.