Liceo musicale Cotugno, studenti sul piede di guerra: condizioni impietose

L’AQUILA – Oltre alle criticità strutturali della sede di Via Da Vinci, i rappresentanti d’Istituto del Cotugno denunciano le condizioni del Liceo musicale, ancora “confinato” nel Musp di Via Ficara.

“Durante le elezioni d’istituto, quando mi recavo in quelle classi a chiedere che problemi avessero, invece di rispondermi scuotevano i termosifoni, letteralmente appesi a qualche gancio, anziché fissati correttamente al muro”. Così al Capoluogo d’AbruzzoFilippo Marrocchi, rappresentante d’istituto che aveva fatto emergere con forza le criticità dei Licei del Cotugno, insieme ai colleghi Francesco Cappella e Melissa Lika, e a Michela Attardi della Consulta giovanile. “Le condizioni generali – è stato spiegato – sono impietose, per una struttura che andava smantellata 10 anni fa. Il plesso è grande e fatiscente, puntualmente chiazze d’acqua spuntano in palestra, per una situazione grave che va definitivamente risolta”. Problemi anche all’esterno, scarsamente illuminato e con viabilità non sempre sicura a causa dell’assenza di dissuasori di velocità.
Da qui le sollecitazioni alla Provincia dell’Aquila per una situazione che a 15 anni dal terremoto appare incomprensibile agli studenti, che tra l’altro lamentano criticità anche nella sede rinnovata di Via Da Vinci: “Abbiamo vissuto per anni una situazione frammentaria e dopo scioperi e pressioni siamo rientrati nella struttura di via Leonardo da Vinci. Ci avevano detto che avremmo trovato una scuola nuova, ristrutturata, invece abbiamo trovato un edificio con evidenti problemi strutturali, a partire dalle chiazze di muffa su mura e soffitti, che ogni tanto vengono coperte con vernice fresca, senza risolvere il problema”.
Capitolo a parte, il freddo: “In inverno le temperature non sono adeguate al normale svolgimento delle lezioni, salvo di tanto in tanto, quando vengono minacciati scioperi, improvvisamente nelle aule si sente anche fin troppo caldo, per tornare nel giro di una settimana alla situazione precedente. Non ce la prendiamo con la dirigente scolastica che sta provando a salvare il salvabile – precisano i rappresentanti d’Istituto – ma la Provincia ha il compito quantomeno di risolvere i problemi strutturali che abbiamo”.