Numeri da record per il centro storico, CNA: polemiche danneggiano immagine della città

In centro storico numeri da record a inizio novembre. Giorgio Carissimi (CNA): “Ci sono cose da migliorare, ma il centro è bello e vitale”.
L’AQUILA – Non solo eventi estivi, in centro storico numeri da record anche a inizio novembre. Giorgio Carissimi (CNA): “Ci sono delle cose da migliorare, ma il centro è bello e vitale. Ponte di Ognissanti con il 95% di strutture ricettive piene. Le polemiche non aiutano, servono proposte”.
Per il Ponte di Ognissanti numeri che hanno superato anche quelli di Ferragosto. A fare il punto della situazione rispetto alla “vitalità” del centro storico aquilano è il presidente di CNA L’Aquila, Giorgio Carissimi, che non ci sta a far passare il messaggio di un centro abbandonato con attività in crisi: “Ogni settore naturalmente ha delle dinamiche diverse e ognuno dovrebbe fare i conti con le proprie criticità, cercando soluzioni e non alzando polemiche. Viviamo L’Aquila ogni giorno e certamente di cose da fare ce ne sono, ma dipingere una città spenta e senza potenzialità ci danneggia soltanto, a fronte di feedback assolutamente positivi che ci arrivano dai tanti turisti che continuano ad affollare le nostre strutture ricettive, che hanno registrato nel weekend di Ognissanti un tasso di occupazione tra il 90 e il 95%. Sarà stato il ponte lungo, il concomitante Festival della Montagna che è stato un evento strepitoso, ma l’affluenza che si è registrata ultimamente nel centro storico supera abbondantemente perfino quella di Ferragosto. E non parlo solo della mia struttura, ma tutti i nostri associati ci hanno dato feedback estremamente positivi, dalla Bottega di Marcello che ha registrato incassi record, al Guerriero di Capestrano e l’Ariston Bar, fino alla Gelateria Duomo, sono tutti soddisfatti di come sono andate le cose. Tanto pessimismo non ci porta a nulla, bisogna essere costruttivi. Vivo il centro dall’apertura in piazza Duomo del 1988, ho vissuto il Mercato in piazza fino alla tragedia del terremoto, bisogna capire che il mondo del commercio cambia, certamente c’è qualcuno in difficoltà, ma è una difficoltà comune a tutta Italia. È un periodo difficile, ci sono i cantieri, ma non possiamo congelare la città: l’interessa pubblico va salvaguardato, ma va anche a vantaggio dei privati”.
Quindi l’esempio di piazza Duomo: “Sono stati fatti dei sacrifici, ma adesso i benefici sono per tutti. Basti vedere quello che è successo con il Festival della Montagna. E lo stesso accadrà per altre zone oggi interessate dai lavori. Non c’è niente di più bello che accogliere turisti entusiasti che ci dicono di come sia bella L’Aquila e come sia stata ben ricostruita“.
“È chiaro che l’amministrazione comunale deve venirci incontro, ma finora ci ha sempre ascoltato, soprattutto con il vicesindaco Raffaele Daniele. Ricordo in periodo Covid facevamo call almeno ogni 20 giorni e sta rendendo questa città un salotto. Dire che non si lavora per colpa dell’amministrazione comunale mi sembra davvero esagerato. Bisogna dare una mano a tutti, ma senza polemiche che non servono a niente. Servono proposte costruttive. Non possiamo arrivare a L’Aquila capitale della cultura 2026 con un’immagine deleteria della città, che comunque non corrisponde alla realtà. Non bisogna nascondersi i problemi, ma provare a risolverli, uniti per il bene della città”.
