Scabbia, due casi accertati all’alberghiero dell’Aquila

15 novembre 2024 | 17:52
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Scabbia, due casi accertati all’alberghiero dell’Aquila

L’AQUILA – Casi di scabbia all’alberghiero dell’Istituto Da Vinci – Colecchi. Preoccupazione tra gli studenti, ma i rischi sono molto bassi: impossibile la diffusione attraverso strette di mano o contatti di banchi o sedie. Il dottor Giansante tranquillizza e spiega.

L’AQUILA – Casi di scabbia all’alberghiero dell’Istituto Da Vinci – Colecchi. Preoccupazione tra gli studenti, ma i rischi sono molto bassi: impossibile la diffusione attraverso strette di mano o contatti di banchi o sedie. Il dottor Giansante tranquillizza e spiega.

Due casi accertati e altri cinque probabili all’alberghiero dell’Istituto Da Vinci Colecchi dell’Aquila. La segnalazione da parte di alcuni studenti dello stesso istituto, che preoccupati rispetto alle procedure di prevenzione igienica diramate dalla scuola stessa, si sono rivolte alla redazione del Capoluogo. La redazione ha tempestivamente raggiunto il responsabile dell’ufficio della ASL il dottor Enrico Giansante che ha chiarito la situazione: “l’acaro della scabbia non si trasmette con una stretta di mano e non resta sui banchi”.

La dirigente scolastica ha diramato oggi, 15 novembre, una circolare a riguardo, rispetto ai due casi di scabbia, anche se gli stessi studenti sapevano della situazione da qualche giorno e ad oggi si parla di sette contagi. La preoccupazione delle famiglie e degli studenti per quelli che sono comunque considerati “ritardi” nella comunicazione, essendo arrivata già ieri la risposta della Asl con le indicazioni riguardo le misure igieniche di profilassi da tenere. Isolamento di 24 ore, interventi di disinfestazione e massima pulizia du biancheria, lenzuola, materassi, cuscini e divani. Insomma, un insieme di accorgimenti che ha spaventato i ragazzi rispetto a una malattia di cui non si sentiva più parlare.
Ma i ragazzi non hanno da temere. Come spiegato al Capoluogo d’Abruzzo dal dottor Enrico Giansante, direttore UOC SIEPS, “la scabbia deriva da un acaro, ma si risolve generalmente in sole 24 ore dall’inizio del trattamento. Non si tratta tratta di una malattia infettiva o diffusiva. Non è trasmissibile come un virus e l’acaro non viene trasmesso attraverso contatto con banchi o sedie. Insomma, a scuola i ragazzi non hanno nulla da temere”.

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