Giornata mondiale neonati prematuri, piccoli guerrieri con tanta voglia di vivere

Giornata Mondiale neonati prematuri. Oggi il 96% dei bimbi sopravvive grazie a programmi assistenziali sempre più avanzati e di qualità. Tavola rotonda a L’Aquila della Asl 1 in collaborazione con la Onlus “L’Aquila per i più piccoli”.
Hanno bisogno di assistenza, cura, amore. Sono piccoli, molto piccoli, indifesi, ma con tanta voglia di vivere. Sono i neonati prematuri, nati cioè prima delle 37 settimane di gestazione. Il 17 novembre ricorre la giornata mondiale a loro dedicata, occasione di riflessione sulle modalità di assistenza a madre e figlio e sui passi avanti che la medicina perinatale ha fatto. A L’Aquila una tavola rotonda organizzata dalla Asl 1 insieme alla Onlus “L’Aquila per i più piccoli”.
La gravidanza è un periodo delicato per l’organismo di una donna e, purtroppo, sempre più spesso, si verificano maternità irregolari e premature. Ogni anno oltre 13 milioni di bambini, nel mondo, nascono prematuri, cioè prima delle 37 settimane di gestazione; in Italia sono circa 25.000. Sono neonati più fragili e delicati, che, al momento della nascita, presentano un’immaturità variabile di organi e apparati, per cui possono avere difficoltà anche importanti ad adattarsi in maniera autonoma alla vita fuori dal grembo materno. Il colore che identifica questa giornata dedicata ai neonati prematuri è il viola. La Giornata Mondiale della Prematurità 2024 ha come claim “Accesso a cure di qualità ovunque”, che è uno degli obiettivi prioritari della Società Italiana di Neonatologia (SIN). In occasione della Giornata, la SIN diffonde gli ultimi dati del Rapporto INNSIN, Italian Neonatal Network, focalizzando l’attenzione sugli elementi fondamentali per garantire cure sempre migliori ai neonati prematuri: coinvolgimento della famiglia nel percorso di crescita e sviluppo durante la degenza in ospedale, apertura h24 delle TIN, per garantire una presenza continua e costante dei genitori accanto al proprio figlio ricoverato, implementazione degli standard assistenziali europei per la salute del neonato e garanzia di un follow-up a lungo termine dopo la dimissione dall’ospedale.

I neonati prematuri sono bambini che cominciano la loro vita in salita perché hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione. La nascita prima della completa gestazione può portare, infatti, a problemi di salute di varia natura. In Italia nascono ogni anno oltre 30.000 prematuri (il 7% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale (Fonte CeDAP), dato che non sembra essersi modificato significativamente ad eccezione delle gravide che hanno contratto il Covid19, in cui la prematurità ha avuto un’impennata, con il 19.7% di nascite pretermine, come è emerso dal Registro nazionale Covid-19 istituito dalla Società Italiana di Neonatologia (dati al 27 luglio 2020). L’incompleto sviluppo di organi ed apparati può comportare seri problemi di adattamento alla vita extra-uterina. I neonati pretermine hanno, infatti, un rischio di mortalità nel primo anno di vita ben più elevato di quelli a termine. Vengono, così, al mondo creature prima dei tempi necessari al completamento della crescita degli organi del feto.

L’evento a L’Aquila
Rafforzare la collaborazione tra operatori sanitari e famiglie per migliorare continuamente la qualità delle cure: è il filo conduttore della tavola rotonda dal titolo ‘Dietro la porta grigia – Il mondo della TIN (Terapia intensiva neonatale), raccontato attraverso le parole dei genitori’, in programma domenica 17 novembre, alle ore 15.30 alla sala Dal Brollo dell’ospedale di L’Aquila. L’evento è organizzato dal reparto di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia, diretto dalla dott.ssa Sandra Di Fabio, con il supporto della Onlus ‘L’Aquila per i più piccoli’ ed è dedicato ai piccoli-grandi pazienti e alle loro famiglie.
Si tratta di un’iniziativa, condivisa e sostenuta dalla direzione aziendale guidata dal manager Ferdinando Romano, che si svolgerà in occasione della celebrazione della giornata mondiale della prematurità, prevista domenica prossima, una circostanza per accendere i riflettori sui neonati prematuri e le famiglie nonché sul prezioso lavoro svolto dal personale medico e infermieristico. La Giornata rappresenta un riconoscimento del grande impegno e della dedizione necessaria per garantire ai bambini prematuri una sopravvivenza con le migliori prospettive di salute e benessere.
La prematurità è un fenomeno spesso poco conosciuto, fatto di storie straordinarie e vite fragili, sostenute ogni giorno dalla professionalità di medici e infermieri altamente specializzati. Lo slogan della giornata mondiale della Prematurità 2024 sottolinea uno tema cruciale: oltre 13 milioni di bambini nati troppo presto ogni anno; accesso a cure di qualità ovunque.
La tavola rotonda sarà un momento di confronto in cui i genitori condivideranno le loro esperienze, offrendo supporto e speranza a chi sta affrontando lo stesso percorso. Ci sarà un servizio di animazione per i più piccoli e uno spettacolo di danza, per regalare momenti di leggerezza e spensieratezza a bambini e famiglie.
“Crediamo fermamente che la collaborazione tra operatori sanitari e famiglie – dichiara la dottoressa Di Fabio – sia la chiave per migliorare continuamente la qualità delle cure. Questo processo, che inizia durante il ricovero, prosegue in un percorso di follow-up che accompagna i bambini ben oltre l’età scolare”
“Anche quest’anno, la Società italiana di neonatologia, insieme a numerosi Comuni d’Italia, ha richiesto di illuminare monumenti e piazze con il colore viola, simbolo della prematurità. Siamo orgogliosi che il nostro Comune abbia aderito, scegliendo di tingere di viola due simboli iconici della città: la Fontana Luminosa e il Palazzo dell’Emiciclo. Invitiamo tutti a partecipare a questa giornata speciale – conclude Di Fabio – per celebrare la forza dei nostri piccoli eroi, il sostegno delle loro famiglie e il lavoro instancabile di chi si dedica alla loro cura”.
