TSA, quaranta abbonamenti donati dalla Regione alle scuole

L’assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo dona alle scuole quaranta abbonamenti per la stagione teatrale 2024/2025 del TSA. Saranno ripartiti all’Aquila, l’obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura
TSA, quaranta abbonamenti donati alle scuole che saranno ripartiti tra gli istituti all’Aquila. La Regione Abruzzo, su iniziativa dell’assessore alla Cultura Roberto Santangelo, sceglie attraverso una convenzione il Teatro Stabile per avvicinare i giovani alla cultura.
Santangelo ha spiegato che si tratta di “una triangolazione tra la Regione, in particolare l’assessorato alla Cultura, il Teatro Stabile d’Abruzzo e l’Ufficio scolastico regionale. Abbiamo colto al balzo le parole che il presidente Miska Ruggeri ha pronunciato in occasione della presentazione della sua nomina, solo qualche giorno fa, quando ha detto di puntare ad avvicinare i giovani al teatro. Abbiamo deciso come assessorato di comprare e regalare quaranta abbonamenti. Si tratta di un modo di premiare i ragazzi e far loro conoscere il teatro dal vivo. Non basta conoscere la realtà da uno schermo, occorre vivere le emozioni: è un modo positivo di far crescere le giovani generazioni e pensiamo che siano le politiche giuste che deve mettere in campo l’assessorato alla cultura”.
Santangelo ha aggiunto: “Ci lamentiamo spesso che i ragazzi non hanno modelli positivi: questo gesto va nella direzione di dar loro prospettive diverse”.
Dei quaranta abbonamenti per la stagione teatrale 2024/2025 dodici saranno in seconda fila, quindi in prossimità del palco. Da notare che non saranno nominali: sarà quindi possibile attuare una rotazione per dar modo a più studenti di usufruirne, su una stagione come quella del TSA che conta complessivamente dieci spettacoli.
Il presidente del TSA Miska Ruggeri ha sottolineato: “Si sta operando come avevo già avuto modo di dire. Il nostro obiettivo è abbassare l’età media degli spettatori. Sono contento perché attraverso questa iniziativa si dà modo ai ragazzi di respirare il teatro. Va colmata una distanza: non basterà, ma è un primo passo fondamentale. Anticipo che a questo seguiranno iniziative rivolte ai più piccoli, sia all’Aquila che a Pescara. Non dobbiamo dimenticare che è decisivo avvicinare i bambini al teatro e alla cultura il prima possibile, perché vengono catturati dagli smartphone e dal mondo digitale quando sono molto piccoli, già a nove anni. Io ho un figlio di questa età e parlo a ragion veduta. Il mondo reale deve fare valere le proprie istanze”.
Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Massimiliano Nardocci ha parlato di iniziativa attuata “in tempi rapidissimi e in modo efficace e concreto. Quando siamo stati coinvolti abbiamo aderito in modo entusiastico, spero che sia parte di un piano organico per far avvicinare la scuola al teatro. Riempire questi luoghi serve anche a prevenire episodi di devianza”. Nardocci ha spiegato che “la ripartizione sarà sulle scuole dell’Aquila, daremo indicazione di ragazzi sulla base del merito e dell’interesse al teatro e alla cultura tenendo conto delle condizioni sociali e di eventuali disabilità. Vogliamo operare in tempi brevissimi”.
