Maryam Rajavi al Parlamento Europeo, in Iran popolo e resistenza pronti a fermare il regime del terrore

25 novembre 2024 | 12:52
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Maryam Rajavi al Parlamento Europeo, in Iran popolo e resistenza pronti a fermare il regime del terrore

La presidente del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, Maryam Rajavi, ha lanciato un messaggio al Parlamento europeo: “Gli iraniani sono arrabbiati e sostengono le Unità di resistenza guidate dalle donne: si può mettere fine al terrorismo del regime”. 

La presidente del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, Maryam Rajavi, ha lanciato un messaggio al Parlamento europeo: “Gli iraniani sono arrabbiati e sostengono le Unità di resistenza guidate dalle donne: in Iran si può mettere fine al terrorismo del regime”.

Maryam Rajavi,“Oggi sono venuta nella Casa della democrazia europea per affermare che si può porre fine all’istigazione alla guerra e al terrorismo del regime iraniano. Che il rovesciamento del regime e il cambiamento democratico per mano del popolo iraniano e della resistenza sono possibili. Perché gli iraniani sono estremamente scontenti e arrabbiati e sono accanto alle Unità di resistenza guidate dalle donne. Sono le parole all’indirizzo del Parlamento europeo della presidente del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, riportate dallo scrittore iraniano Esmail Mohades sul giornale L’Opinione. Nel suo intervento, tenuto lo scorso 20 novembre, Maryam Rajavi ha parlato del futuro Iran, un Paese democratico, laico, in cui saranno garantite le libertà personali, oggi negate dal regime.

Quindi la presidente del Cnri ha esposto il programma del Consiglio, che punta sulla separazione della religione dallo Stato, sull’abolizione della pena di morte e sulla libertà per tutti i cittadini, comprese le minoranze etniche e religiose. Una piattaforma che conta 10 punti e che ha riscosso il sostegno da parte della maggioranza di 34 Parlamenti, tra cui quello italiano.
Maryam Rajavi si è soffermata anche sul ruolo del Consiglio fondato a Teheran da Massuod Rajavi il 20 luglio 1981, che oggi conta 457 membri, di cui oltre il 50 per cento sono donne. Dopo il rovesciamento della dittatura teocratica, nel periodo di transizione, il Consiglio avrà il compito di portare il Paese, entro 6 mesi, ad elezioni democratiche per l’Assemblea costituente, per poi sciogliersi. Sarà l’Assemblea costituente a nominare il nuovo Governo.

L’Iran proposta dal Consiglio nazionale della Resistenza è non atomico e improntato ad una convivenza pacifica con i suoi vicini e con il resto del mondo.  Nel suo discorso al Parlamento, inoltre, Rajavi ha anche nominato i Mojahedin del Popolo, organizzazione che da 60 anni lotta contro la dittatura.  Il messaggio principale della presidente del Cnri era rivolto proprio all’Europa e alla sua politica di condiscendenza nei riguardi di un regime totalitario. Qui l’articolo completo a firma di Esmail Mohades. 

Foto di: Consiglio nazionale della resistenza iraniana