Legge mancia Abruzzo, è scontro tra maggioranza e opposizione

Rinviata a venerdì 29 novembre l’approvazione della legge mancia Abruzzo. Marsilio mette alle strette il Patto per l’Abruzzo
Legge mancia Abruzzo, si infiamma la discussione. Sulla legge mancia Abruzzo si infiamma lo scontro tra maggioranza e opposizione. Nel centrodestra si verifica la proposta dell’assessore al Bilancio Mario Quaglieri. Il gruppo consiliare del suo partito, Fratelli d’Italia, ha chiesto tempo prima di dare l’ok.
Il tesoretto da dividere tra i consiglieri regionali subirà una sforbiciata, passando da complessivi 22 milioni a 13 milioni e mezzo, come risulta al Capoluogo. Subiranno un taglio le risorse gestite dai consiglieri di maggioranza, quelle ai consiglieri non eletti e la quota destinata all’opposizione. In quest’ultimo caso la battaglia portata avanti dal centrosinistra del Patto per l’Abruzzo, che chiede l’abrogazione secca del sistema di finanziamenti appannaggio dei rappresentanti eletti, ha portato prima il presidente del ConsiglioLorenzo Sospiri e poi il presidente della Giunta Marco Marsilio a dichiarazioni pubbliche con l’obiettivo di “stanare” i consiglieri di opposizione. Parlando di “doppia morale” e di “campagna denigratoria”, si vuole mettere la coalizione di Luciano D’Amico davanti al fatto compiuto: visto che criticate tanto la legge mancia, rinunciate ai fondi.
La proposta di tagli messa a terra dall’assessore Quaglieri sulla legge mancia Abruzzo non è tuttavia ancora stata accolta dalla maggioranza. Risulta al Capoluogo tra l’altro che il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, guidato da Massimo Verrecchia, ha preso tempo per valutarla prima di accoglierla.
La seduta del Consiglio regionale di martedì 26 novembre si è chiusa quindi senza che il provvedimento venisse approvato anche per ragioni amministrative e di sicurezza. In sintesi la necessità di evitare di “sforare” il monte ore dei dipendenti dell’ente ha concorso a determinare il rinvio a venerdì 29 novembre.
La seduta del Consiglio di venerdì 29 novembre si annuncia quindi infuocata. Martedì 26 novembre è stata la giornata del via libera alla legge che istituisce una cabina di regia sulla sanità regionale. Il corpo centrale del testo di legge è dedicato a una serie di previsioni che intendono produrre un miglioramento dei servizi sanitari, introducendo “Programmi triennali con Piani operativi annuali” che dovranno approntare le ASL su indirizzo dell’Esecutivo che saranno “trasmessi al Dipartimento Sanità entro i successivi 60 giorni e approvati dalla Giunta, previo parere obbligatorio e vincolante della Commissione consiliare competente, entro i 30 giorni seguenti”. Il Dipartimento Sanità verificherà l’osservanza dei Programmi e Piani indirizzando e supportando le Commissioni consiliari competenti in materia in relazione ai Programmi e Piani previsti. La mancata adozione da parte dei Direttori della ASL degli atti necessari all’attuazione dei Programmi e Piani operativi “tale da comportare l’impossibilità per l’ASL di conseguire uno o più obiettivi fondamentali, consente alla Giunta regionale l’esercizio del potere sostitutivo attraverso la nomina del Direttore del Dipartimento Sanità quale commissario ad acta, nei termini e nei limiti definiti, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente articolo, dalla Giunta regionale medesima”. Sarà istituita una Cabina di regia che ha durata temporanea e comunque non oltre la durata della legislatura, con i seguenti compiti: coordinare il monitoraggio del controllo di gestione e dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza; formulare indirizzi e proposte di soluzioni operative in favore delle Asl e fornire impulso per l’effettiva attuazione delle attività connesse alla realizzazione del PNRR. La Cabina dovrà supportare l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa in raccordo con l’Agenzia Sanitaria Regionale e in collaborazione con i Direttori generali della Asl. Possono partecipare ai lavori della Cabina di regia i Presidenti delle commissioni consiliari competenti in materia di Bilancio e Sanità.
L’Assemblea regionale ha inoltre scelto il nuovo Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale: con 25 voti, quindi anche con il concorso dell’opposizione, è stata eletta l’avvocato Monia Scalera.