Rigopiano, si apre il processo in Cassazione

27 novembre 2024 | 11:28
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Rigopiano, si apre il processo in Cassazione

Si apre il processo in Cassazione per la tragedia di Rigopiano. I familiari delle vittime in piazza a Roma.

Si apre il processo in Cassazione per la tragedia di Rigopiano. I familiari delle vittime in piazza a Roma. Sentenza attesa per il 28 novembre.

Familiari delle vittime in piazza a Roma davanti alla Cassazione dove oggi si apre il processo per la strage di Rigopiano, dove il 18 gennaio 2017 una valanga travolse l’hotel uccidendo 29 persone. In Appello all’Aquila erano state comminate 8 condanne e 22 assoluzioni. Giampaolo Matrone, uno dei superstiti, ha valuto portare all’ex prefetto Provolo una copia del suo libro sulla catastrofe.
”Non abbiamo molte aspettative. Dopo le tante delusioni ci auguriamo che almeno saranno confermate le poche condanne, se non qualcosa in più – afferma Marcello Martella, papà di Cecilia, 24enne dipendente della Spa dell’hotel, morta nella tragedia di Rigopiano – È una speranza, quello che non possiamo pensare è che, come qualcuno si augura, la sentenza venga ribaltata al contrario, ossia con le assoluzioni dei condannati. Fino a oggi sono state comminate soltanto il 10% delle condanne richieste”.
Insieme a lui a piazza Cavour sono presenti altri familiari delle vittime. ”Tra poco più di un mese saranno otto anni da quel giorno. Siamo abituati a stare intorno a queste aule di tribunale. Ritrovarci insieme ci conforta, oramai siamo tutti come una grande famiglia”. ”Di quel giorno ho tanti ricordi – prosegue Martella – ho parlato con mia figlia fino a tre minuti prima della valanga, mi ha mandato l’ultima foto, che penso sia anche l’ultima in ordine cronologico. Sono ricordi che, nonostante sia passato del tempo, sono ancora vivi, il tempo non cancella il dolore né lo allevia. Per me è come se fosse successo ieri”.
All’udienza di oggi davanti ai supremi giudici della sesta sezione penale, chiamati a decidere sui ricorsi presentati dalla procura generale dell’Aquila e quelli delle difese, dopo la relazione prenderà la parola il sostituto procuratore generale che formulerà le richieste di condanna, e a seguire sarà il turno dei legali delle parti civili. La sentenza è prevista per domani.

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