Addio al partigiano Arnaldo Ettorre

1 dicembre 2024 | 10:13
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Addio al partigiano Arnaldo Ettorre

Lutto a L’Aquila per la morte di Arnaldo Ettorre, ultimo dei partigiani e presidente onorario della Brigata Maiella.

Addio ad Arnaldo Ettorre, partigiano e presidente onorario della Brigata Maiella.

Lutto a L’Aquila per la morte di Arnaldo Ettorre, ultimo dei partigiani e presidente onorario della Brigata Maiella. Aveva 99 anni.
Pilastro e storico Cancelliere del Tribunale dell’Aquila, Arnaldo Ettorre era molto conosciuto in città. Risiedeva a L’Aquila, in zona Santa Barbara.
I funerali si terranno domani, lunedì 2 dicembre, a San Bernardino. 

IL GRUPPO PATRIOTI DELLA MAIELLAè l’unica formazione della Resistenza Italiana decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla bandiera.

Condoglianze ai familiari dalla redazione del Capoluogo.

Il cordoglio

Il saluto dell’ANPI.

Ciao, Arnaldo. 
Oggi ci ha lasciato a 99 anni il Partigiano Arnaldo Ettorre, nato all’Aquila il 22 luglio 1925, ex Combattente del Gruppo Patrioti della Brigata ‘Maiella’. Si schierò subito, negli anni dell’occupazione nazista, dalla parte della lotta per la libertà, prima sottraendosi alla chiamata di leva e rischiando la deportazione nei lager. Giovane antifascista, venne arrestato per due volte nel settembre del 1943 e nel marzo del 1944 e subito dopo la Liberazione dell’Aquila aderì alla Brigata Maiella con matricola 1425. Particolarmente legato al Capitano Mario Tradardi, comandante della II Compagnia, ha combattuto in tutte le operazioni della Brigata in Abruzzo, Marche, Umbria e Romagna, fino a poco prima della liberazione di Bologna, quando venne congedato a Imola perché affetto da broncopolmonite”.

Nella vita Arnaldo ha lavorato per decenni al Tribunale dell’Aquila nella segreteria dell’Ordine degli Avvocati dell’Aquila.
Già insignito con la ‘Medaglia della Liberazione’, dopo il sisma si è battuto per ripristinare al Palazzo di Giustizia dell’Aquila la targa in onore dei magistrati partigiani Pasquale Colagrande e Mario Tradardi ,che Arnaldo conobbe come suo comandante partigiano a Recanati nel novembre del ’44. La sua storia partigiana era rivendicata sempre con modestia e con orgoglio, puntuale e costante è stata la partecipazione a tutte le iniziative dell’ANPI e dell’Associazione Brigata Maiella, di cui era il presidente onorario.
Ogni 25 aprile con il suo fazzoletto Arnaldo Ettore veniva a Piazza Nove Martiri per celebrare la liberazione dal nazifascismo, alla quale aveva contribuito con coraggio e fierezza. Lo ricordiamo quando, qualche anno fa, in occasione della Festa della Liberazione intonò Bella Ciao col suo amato mandolino. L’ANPI lo ringrazia per come ha vissuto da Patriota, insegnando a tutti noi il valore della dignità, della libertà, della solidarietà”.

Così l’onorevole Stefania Pezzopane. “Provo una grande commozione. Il partigiano e combattente Arnaldo Ettorre  ci ha lasciati.
Arnaldo era forza, coraggio, dignità, un giovane di quasi 100 anni. È stato lo storico presidente del Gruppo Patrioti della Maiella e partigiano vero. Con lui ho fatto tante iniziative, una più bella dell’altra. L’ho premiato, ci siamo abbracciati. Sempre presente anche agli eventi dell’Anpi: la mia ammirazione ed il mio affetto per lui non hanno confini”.

Arnaldo nel luglio 1943 subì 25 giorni di carcere nella sua città con l’accusa di aver attaccato una caserma.Poi, per una spiata fu catturato dai tedeschi, ma nei pressi di Firenze, durante la deportazione in Germania, riuscì a fuggire. Si unì alla Brigata Maiella nelle Marche, a Recanati, e l’esperienza partigiana ha segnato profondamente la sua vita e la nostra, beneficiati dai suoi racconti. Perché lui si è sempre impegnato per tramandare i valori della Resistenza alle giovani generazioni. Lo ricordo in tutte le celebrazioni della Resistenza, anche quel 25 aprile ad Onna, quando Berlusconi prese proprio dai nostri partigiani il fazzoletto che mise poi intorno al collo.
Le mie condoglianze, non lo dimenticherò mai. Sono vicina a Roberto ed a tutta la famiglia. Grazie partigiano Arnaldo”.