Cogesa vince in tribunale, ASM deve pagare 700 mila euro

La società Peligna Cogesa verrà risarcita dall’Asm. Lo ha stabilito il tribunale che ha accolto la richiesta di versamento di circa 700 mila euro.

Asm dovrà fare il primo versamento di circa 335 mila euro a Cogesa entro 10 giorni, mentre per la restante parte se ne parla a marzo 2026. La sezione imprese del Tribunale dell’Aquila – giudice Giovanni Spagnoli – ha sciolto la riserva, accogliendo la richiesta da parte di Cogesa di emettere un provvedimento di ingiunzione di pagamento nei confronti dell’ASM, azienda aquilana con la quale ha in corso un contenzioso. I soldi si riferiscono agli adeguamenti tariffari per gli anni 2021 e 2022 non corrisposti dall’ASM che l’anno scorso aveva impugnato il piano di risanamento aziendale del Cogesa, contestando difformità nel calcolo di quanto dovuto. Rilievi che poi non hanno trovato accoglimento.

Come riporta Il Messaggero, nel corso del 2024, la quota in più del 2023 è stata man mano pagata e i crediti sospesi, oggetto di causa, erano rimasti poco meno di 1 milione di euro. Per il Cogesa si tratta di un paletto importante nel piano di risanamento che, tra le altre cose, prevede il recupero di oltre 7 milioni di crediti vantati (2,6 già recuperati), in parte con Asm, in parte con Mo.Te. (la società in liquidazione del Teramano) e una parte, circa 4 milioni, con i Comuni soci per i quali, proprio nelle scorse settimane, era stato affidato un incarico legale da 280 mila euro a due avvocati di fuori che l’amministratore Nicola Sposetti aveva poi dovuto ritirare per le proteste (soprattutto per l’affidamento diretto degli incarichi) dei sindaci soci. Crediti che prendono origine da motivazioni diverse e che per questo non sono stati ancora incardinati in un contenzioso davanti al tribunale come è stato invece per Asm e Mo.Te.

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