Piano di classificazione acustica, arriva l’approvazione definitiva

L’AQUILA – Dopo il primo passaggio in Consiglio comunale e i 60 giorni disponibili per le osservazioni, la Giunta comunale approva in via definitiva il Piano di classificazione acustica. Obiettivo, ultimo passaggio in Consiglio prima di Natale.
L’AQUILA – Dopo il primo passaggio in Consiglio comunale e i 60 giorni disponibili per le osservazioni, la Giunta comunale approva in via definitiva il Piano di classificazione acustica. Obiettivo, ultimo passaggio in Consiglio prima di Natale.
Con delibera n°563 del 3 dicembre 2024, la Giunta comunale dell’Aquila ha approvato in via definitiva Piano di classificazione acustica, con relativo regolamento. Il documento era stato approvato nel Consiglio comunale dello scorso 27 maggio, per poi essere pubblicato per l’invio delle osservazioni. Tre, complessivamente, quelle pervenute, due delle quali fuori dai termini previsti dall’avviso di pubblicazione e una controdedotta e respinta dagli uffici tecnici. In sostanza, il documento tornerà in commissione e quindi in Consiglio per l’approvazione definitiva senza modifiche rispetto a quanto approvato a maggio. “Finalmente – sottolinea l’assessore Fabrizio Taranta al microfono del Capoluogo d’Abruzzo – la città avrà regole certe per le emissioni su tutto il territorio comunale, un obiettivo a cui l’amministrazione comunale teneva molto. Si tratta di un risultato importante anche per il centro storico dell’Aquila, dove sarà garantito il giusto equilibrio tra gli interessi e le necessità di tutti”.
L’obiettivo è quello di portare il documento all’approvazione nel primo Consiglio utile, dopo il passaggio in commissione, quindi prima di Natale.

Il corposo documento parte dall’elaborazione di un quadro conoscitivo e dall’effettuazione di una serie di rilevazioni fonometriche del territorio, che è stato quindi suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali corrispondono precisi limiti da rispettare e obiettivi di qualità da perseguire secondo quanto prescritto dalla normativa nazionale. Sei le classi previste, dalla prima – quella a maggior tutela con i recettori sensibili come istituti sanitari, scuole, università e i più importanti parchi cittadini – alle ultime, la quinta e la sesta, caratterizzate da attività parzialmente e completamente industriale. I centri abitati delle frazioni, per loro caratteristica, sono in terza classe acustica, mentre il centro storico in quarta. A questo documento è allegato anche il regolamento acustico che riguarda appunto la regolamentazione delle emissioni acustiche che si possono avere nelle varie aree della città e nei diversi orari. Sono state individuate anche le aree a pubblico spettacolo. Lo stesso regolamento stabilisce i limiti soprattutto nelle classi di maggior attività umana, dalla seconda che riguarda le zone rurali a più basso indice di residenza alla quarta, ad elevata attività, come il centro storico. Un regolamento che disciplina le emissioni acustiche per tutte le attività, dai cantieri ai grandi eventi e le manifestazioni.