Elezioni Avezzano, Verrecchia contro Di Pangrazio: Un ricambio generazionale per superare l’isolamento

Avezzano andrà alle urne nella primavera 2026. Verrecchia contro Di Pangrazio: “Necessario far uscire l’amministrazione dall’isolamento in cui si è trascinata. Un ricambio generazionale è d’obbligo”.
Avezzano andrà alle urne nella primavera 2026. Verrecchia contro Di Pangrazio: “Necessario far uscire l’amministrazione dall’isolamento in cui si è trascinata. Un ricambio generazionale è d’obbligo”.
Tornerà al voto nella primavera del 2026 il Comune di Avezzano, ma le acque in politica iniziano già ad essere agitate. Amministrazione uscente quella del sindaco Giovanni Di Pangrazio, con un mandato condizionato per diverso tempo dalla condanna in primo grado arrivata a carico del primo cittadino, poi assolto dalla Corte d’Appello ad ottobre 2022. E c’è chi parte già all’attacco, come il consigliere regionale e capogruppo di FDI in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia. “È ufficiale: tra poco più di un anno, nel 2026, ad Avezzano si tornerà a votare per rinnovare il consiglio comunale ed eleggere il nuovo sindaco.Tutti i partiti, sia di destra che di sinistra, hanno espresso a più riprese la volontà di tornare protagonisti della vita pubblica per offrire alla nostra amata città una prospettiva di crescita e sviluppo. Un pieno e trasparente coinvolgimento dei partiti nel governo della città, del resto, è indispensabile per far uscire l’amministrazione comunale dall’isolamento in cui si è trascinata. Un ritrovato ruolo dei partiti nell’amministrazione vuol dire anche nuova benzina nel motore, relazioni solide con la Regione e il Governo nazionale e tante opportunità da cogliere.A queste apprezzabili dichiarazioni d’intenti, però, diventa urgente far seguire una netta e inequivoca assunzione di responsabilità da parte di tutti. Per farci trovare pronti ci metteremo da subito al lavoro per elaborare un programma di governo cittadino calibrato sulle concrete esigenze della nostra città in tutte le sue componenti”.
Verrecchia ripercorre i capovolgimenti politici che hanno caratterizzato gli anni dell’amministrazione di Pangrazio.
“La compagine che attualmente amministra la città è nata come civica, ma in aperto e dichiarato conflitto con i partiti. Ne è seguita una stagione di pendolarismo politico che ha visto formarsi in maggioranza estemporanei gruppi consiliari vicini a questo o quel partito, ma senza alcun beneficio per la città. Persino il sindaco ha reso noto, giorni fa, di aver ricevuto un incarico nell’Anci in quota Udc, salvo poi smentire categoricamente di essersi iscritto a quel partitoe soprattutto confermando nei fatti l’indisponibilità ad aprire un qualsiasi confronto costruttivo con tutte le forze di centrodestra, liquidate con la solita sufficienza.
È nostro dovere, tuttavia, dare rappresentanza alla voglia di cambiamento che arriva da una società avezzanese sempre più stanca e rassegnata che, in questo periodo di grande incertezza, chiede impegni seri e soluzioni concrete alle tante problematiche irrisolte che affliggono la città.Lo faremo senza alimentare battaglie contro alcuno, tantomeno contro un’amministrazione che sta arrivando a scadenza e che saranno i cittadini a giudicare”.
“Faremo una battaglia per Avezzano – annuncia Verrecchia – perché l’amore per Avezzano è un patrimonio comune e non l’esclusiva di qualcuno che si sente unto dal Signore.Lo faremo coerentemente con il nostro percorso degli ultimi anni, senza cercare compromessi al ribasso, senza percorrere facili scorciatoie dell’ultimo momento, senza imbastire tavoli e tavolini che facciano passare decisioni sopra le teste degli avezzanesi.L’attuale sindaco ha già avuto l’opportunità di svolgere due mandati, più altri anni passati in opposizione, un ricambio anche generazionale è d’obbligo per riportare entusiasmo, vivacità e idee nuove in Comune. Al lavoro per Avezzano”, conclude.
La corsa verso le elezioni comunali Avezzano 2026 è appena iniziata.