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Traforo del Gran Sasso, il programma dei lavori

11 dicembre 2024 | 11:18
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Traforo del Gran Sasso, il programma dei lavori

Traforo del Gran Sasso, maxi – intervento a partire dal 2027: si proverà ad aprire il traffico su due direzioni a prima galleria conclusa. In corso di realizzazione i potabilizzatori su entrambi i lati del Gran Sasso

Traforo del Gran Sasso, si lavora per migliorare la condizioni di approvvigionamento idrico della popolazione e allo stesso tempo vanno avanti le procedure per la messa in sicurezza. La realizzazione di alcuni impianti di potabilizzazione su entrambi i versanti metterà al riparo dal rischio di interruzione delle forniture di acqua, mentre sarà solo dal 2027 che il maxi – intervento nelle gallerie comporterà rallentamenti e disagi nella circolazione.

Pierluigi Caputi, commissario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, è stato al riguardo interpellato dal Capoluogo. Confermato quanto raccolto da questa testata nell’ottobre scorso , quando emerse che l’intervento di messa in sicurezza sarà avviato a partire dai 12 ai 18 mesi successivi alla conclusione dei sondaggi preliminari e durerà circa tre anni. Caputi ha già chiarito che i sondaggi saranno effettuati a ottobre del prossimo anno: il tentativo di farli due mesi fa è abortito a causa del noto e improvviso aumento di torbidità dell’acqua, che ha indotto lo stop. Saranno perciò conclusi all’incirca a fine 2025, e quindi l’intervento di messa in sicurezza, calendario alla mano, non potrà partire prima del 2027. “Quei tempi sono confermati – dice Caputi al Capoluogo – visto che la nuova esigenza di procedere a un dibattito pubblico, oltre alla nostra disponibilità dichiarata di ascoltare durante l’iter suggerimenti e indicazioni, comporteranno tempi supplementari che saranno assorbiti dall’unificazione dei commissari che si profila”. Fa riferimento alla richiesta, in corso di valutazione dal governo, di creare un commissario unico per acquifero del Gran Sasso e sicurezza sismica dell’A24 e dell’A25. Una razionalizzazione che porterebbe vantaggi sulle tempistiche. Da una parte si guadagnerà, dall’altra si avrà allungamento dei tempi e alla fine dovrebbe risultare un equilibrio. In relazione alle preoccupazioni sui rallentamenti del traffico nel traforo del Gran Sasso, Caputi dichiara che “si tenterà di percorrere la strada delle deroghe per permettere la circolazione su due direzioni una volta che saranno conclusi i lavori nella prima galleria”. La chiusura, insomma (con semaforo già sperimentato a ottobre in occasione dell’inizio dei sondaggi) dovrebbe durare circa un anno e mezzo.

Sono inoltre in pieno svolgimento gli iter di realizzazione per migliorare le condizioni di sicurezza della fornitura di acqua alla popolazione, per metterla al riparo da interruzioni che potrebbero essere determinate da incidenti nel corso dei lavori. In fase di realizzazione tre impianti, uno sul lato teramano e due su quello aquilano del Gran Sasso. Nel primo caso si tratta di un potabilizzatore a Casale San Nicola per il quale “è stata definita la progettazione ed è in corso di conclusione il progetto definitivo. I tempi stimati per la realizzazione sono di un anno e mezzo circa”.

Nell’aquilano sono in ballo due impianti: uno ad Assergi, che si trova “in fase di esame del Comitato Via. Nel giro di qualche mese andrà a gara e sarà concluso in un anno”. Questa è in realtà una struttura “ponte” che servirà fino a quando entrerà in funzione l’infrastruttura che servirà a prelevare l’acqua dal lago di Campotosto per la quale “sono stati da tre mesi avviati i monitoraggi”. Attesa nel giro di due anni – due anni e mezzo la conclusione della progettazione.

Questione che vede d’accordo Caputi e il commissario per la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25, Marco Corsini, è l’unificazione delle strutture commissariali per dare più fluidità ai lavori, a cominciare da quelli nel Traforo. “Ritengo che l’unificazione ci sarà e del resto io e Corsini abbiamo sintonia totale, remiamo nella stessa direzione”, dichiara Caputi.

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