Silvia Fiamma, dall’uncinetto al brand Versus Ventidue

16 dicembre 2024 | 17:05
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Silvia Fiamma, dall’uncinetto al brand Versus Ventidue

Per la rubrica Wannabe, l’intervista a Silvia Fiamma, l’aquilana fondatrice del brand Versus Ventidue: dalla passione per l’uncinetto al brand moderno di borse uniche.

Per la rubrica Wannabe, l’intervista a Silvia Fiamma, l’aquilana fondatrice del brand Versus Ventidue: dalla passione per l’uncinetto al brand moderno di borse uniche.

Silvia Fiamma, fondatrice del brand Versus Ventidue, è una giovane creativa originaria dell’Aquila, laureata in Fashion Studies a Roma. Dopo aver scoperto la passione per l’uncinetto durante la quarantena del 2020, ha trasformato questa antica tecnica artigianale in un moderno brand di borse uniche. Il nome Versus Ventidue nasce dal simbolismo personale legato al numero 22 e dall’atto simbolico di intrecciare il filo, unendo tradizione e innovazione. Ogni creazione è dedicata a donne importanti della sua vita, celebrando un connubio tra emozione e artigianalità. La sostenibilità è centrale: Silvia utilizza filati riciclati per ridurre gli sprechi, con un occhio alla bellezza e al rispetto per il pianeta. Ecco l’intervista:

1) Raccontaci il film della tua vita fino a questo momento.
Sono Silvia e sono nata all’Aquila il 2 gennaio del 2000. Dopo le elementari e le medie, ho scelto di frequentare il liceo scientifico. La ginnastica ritmica è stata la passione che mi ha accompagnato negli anni e che ha contribuito a formare la mia disciplina e determinazione. Finito il liceo, ho deciso di seguire i miei sogni nel mondo della moda e mi sono trasferita a Roma, una scelta che ha segnato un nuovo capitolo della mia vita. A Roma, ho conseguito una laurea triennale in Scienze della Moda e del Costume, dove ho iniziato a esplorare a fondo il mondo che avevo sempre sognato. Nel 2020 in un giorno di quarantena insieme alla mia mamma mi sono cimentata a sperimentare il lavoro all’uncinetto, da lì ho sentito che sarebbe diventato un nuovo hobby per me. Successivamente, ho scelto di ampliare i miei orizzonti con una laurea magistrale in Fashion Studies, un percorso che ho affrontato in inglese per avere una prospettiva più internazionale. Dal 2023 ho iniziato a creare borse all’uncinetto e così nasce il mio brand Versus Ventidue. È stato merito anche della mia nonna materna che mi ha insegnato tutti i trucchetti del mestiere.
Oggi, sono una neo-laureata, insegnante di ginnastica ritmica e ho una gran voglia di mettermi alla prova e di creare nuove opportunità per me stessa. Sono consapevole che la strada non sarà sempre facile, ma sono determinata a seguire i miei sogni e a costruire la carriera che ho sempre desiderato. Il mio film è ancora in corso, e il meglio deve ancora venire.

2) Da cosa prendi ispirazione per i tuoi modelli e per il tuo brand?
L’ispirazione per i miei modelli e per il mio brand nasce da una combinazione di simbolismo personale e di legami emotivi profondi. Il nome del brand, Versus Ventidue, è stato scelto perché il numero 22 ha sempre avuto una forte ricorrenza nella mia vita, e nel contesto della simbologia cabalistica rappresenta l’universo. Questo concetto mi affascina perché deriva dal latino “universus,” che significa “tutto intero,” e racchiude l’idea di unione, di totalità. Il termine “versus,” che è il participio passato del verbo latino “vertere” (volgere), ha per me un doppio significato: da un lato, è una metafora di “volgere lo sguardo al passato per costruire il futuro”; dall’altro, rappresenta l’atto fisico di “volgere il filo sull’uncinetto,” un gesto concreto e simbolico che unisce tradizione e innovazione. Ogni mia creazione porta il nome di una donna importante nella mia vita, e questo è un altro aspetto centrale del processo creativo. L’ispirazione per i miei modelli è quindi divisa tra l’emozione e le sensazioni che queste persone mi trasmettono (circa il 50%) e il resto è frutto di un lungo lavoro artigianale, fatto di prove, errori, e miglioramenti continui. Ciascun modello rappresenta una sorta di tributo personale e un equilibrio tra sentimento e tecnica, fino a raggiungere la versione finale, che considero la “borsa perfetta.”

3) Come e dove ti vedi tra qualche anno?
Se penso al futuro, devo ammettere che non ho ancora una visione completamente definita di dove mi vedo tra qualche anno. Tuttavia, so che mi piacerebbe molto continuare a sviluppare il mio brand, lavorando con dedizione per farlo crescere e consolidare. Allo stesso tempo, immagino di affiancare a questa attività un lavoro complementare, qualcosa che mi permetta di esplorare altre sfaccettature del mondo della moda o della creatività in generale. Oltre a questo, spero anche di costruire una famiglia, bilanciando la mia vita professionale e personale in un modo che mi dia soddisfazione e realizzazione su entrambi i fronti.

wannabe silvia fiamma versus ventidue

4) In cosa L’Aquila ha influito nel tuo lavoro e nei tuoi sogni?
L’Aquila non è solo la città dove sono nata, ma rappresenta una parte essenziale della mia identità e della mia visione creativa. Questa città ha una tradizione artigianale ricchissima, che ha sempre influenzato profondamente il mio modo di vedere il lavoro manuale. Penso soprattutto al tombolo aquilano, uno dei merletti più preziosi e affascinanti, che incarna secoli di storia e una maestria artigianale che va oltre i limiti dell’immaginabile. Essere parte di questo patrimonio culturale mi rende fiera e mi spinge a portare avanti un brand che si radica nella tradizione dell’artigianato. Tuttavia, sono consapevole che le città più influenti per il mondo della moda in Italia sono Roma e Milano. Questi poli offrono opportunità di crescita uniche per chi, come me, vuole emergere in questo settore. Nonostante questo, sogno un futuro in cui poter portare qualcosa di significativo anche a L’Aquila: un evento, magari una sfilata, che possa far brillare questa città sotto una nuova luce, facendo emergere la sua grandezza storica e culturale e valorizzando il suo legame con l’artigianato.

5) Cosa è la creatività per te?
Per me, la creatività è la capacità di trasformare le idee in qualcosa di concreto e significativo, unendo ispirazione, emozioni e pensiero originale. È un processo in cui esploro nuove possibilità, sperimentando, sbagliando e riprovando fino a trovare un equilibrio che dia vita a qualcosa di unico. La creatività non è solo inventare qualcosa di nuovo, ma anche reinterpretare e rielaborare elementi già esistenti, dando loro una nuova prospettiva o significato. Per me, è un viaggio costante tra intuizione e tecnica, un modo per esprimere chi sono e cosa voglio comunicare, sia attraverso il mio brand che attraverso la mia vita quotidiana. È l’energia che mi spinge a cercare soluzioni innovative, a trovare bellezza nei dettagli e a trasformare una semplice idea in qualcosa che può ispirare gli altri.

6) Se non avessi preso questa strada quale avresti preso?
È ancora presto per parlare di “strade prese”, dato che il mio brand è in una fase di crescita e so che ci vorrà del tempo prima di poter dire di aver preso una direzione definitiva. Se non avessi imparato a lavorare all’uncinetto, sicuramente mi sarei comunque orientata verso il mondo della moda, ma probabilmente in altre aree.

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7) Manda un dm alla te del futuro ed alla te del passato.
Penso che il messaggio sarebbe lo stesso per entrambe: “Credi in te stessa”. Alla me del passato, direi di non avere paura di seguire la propria strada, di ascoltare quella voce interiore che spesso viene messa in secondo piano per timori o incertezze. Ogni piccolo passo ti ha portato fin qui, e anche i momenti difficili sono stati parte del viaggio. Alla me del futuro, invece, ricorderei di continuare a credere nelle proprie capacità, anche quando le cose si fanno complicate. Non importa quanto i sogni sembrino grandi, con impegno e fiducia in se stessa, tutto diventa possibile. Sii fiera del percorso fatto e non perdere mai di vista i tuoi obiettivi.

8) Quanta importanza ha nel tuo brand la sostenibilità?
La fettuccia è il materiale più utilizzato per le mie borse. è un filato che si ricava dagli eccessi di produzione delle industrie tessili, offrendo una soluzione sostenibile per ridurre gli sprechi. Tuttavia, scelgo sempre con grande attenzione i miei filati, prediligendo materiali in cotone riciclato, che contribuiscono a una filiera più etica e rispettosa dell’ambiente. Prendersi cura del nostro pianeta è una priorità per me e per il mio brand, e ciò si riflette nelle scelte consapevoli che faccio in ogni fase della produzione.

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