Giubileo, via il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa

22 dicembre 2024 | 09:32
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Giubileo, via il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa

Il 24 dicembre l’apertura della Porta Santa darà l’inizio al Giubileo: un intenso anni di eventi e raduni dedicati anche a categorie specifiche. Dettagli e curiosità

Giubileo, l’apertura della Porta santa il 24 dicembre a San Pietro da parte di Papa Francesco darà il via alla nutrita serie di eventi e di celebrazioni per i pellegrini. Già a gennaio saranno oltre trenta gli appuntamenti di riflessione, incontro e preghiera. Eventi, anche con il Pontefice, aperti a tutti, ma è consigliabile la prenotazione.

Il 26 dicembre Papa Francesco sarà nel carcere di Rebibbia ad aprire la Porta santa, come era suo desiderio. Rebibbia (è la prima volta che una Porta Santa viene aperta in un carcere), quindi sarà posta di fatto al livello delle quattro Basiliche papali: San Pietro (come detto apertura della Porta Santa il 24 dicembre), San Giovanni in Laterano (29 dicembre), Santa Maria Maggiore (1 gennaio) e San Paolo fuori le Mura (5 gennaio).

Si segnala poi il Giubileo della Comunicazione dal 24 al 26 gennaio che si chiuderà con la messa di Francesco. A febbraio si terranno il Giubileo delle Forze armate, quello degli artisti, quello dei diaconi. A marzo appuntamento per il mondo del volontariato. Ad aprile raduno per i malati e i disabili, a maggio per i lavoratori, gli imprenditori, le bande musicali. Sempre a maggio il Giubileo dei bambini e dei nonni (30 maggio – 1 giugno). Il 14 e il 15 giugno ci sarà l’evento dedicato agli sportivi a Piazza del Popolo, dal 20 al 22 giugno si terrà invece il Giubileo dei governanti mentre dal 28 luglio al 3 agosto si daranno appuntamento a Roma i giovani in una sorta di Giornata Mondiale della Gioventù. Nella seconda metà dell’anno sono invece fissati gli eventi per i migranti e i poveri. L’ultimo appuntamento in calendario è, al momento, quello con i detenuti che saranno a San Pietro il 14 dicembre. Per ogni categoria è previsto un incontro con il Papa.

Stando agli immediati precedenti, il Giubileo si preannuncia già da ora come un evento di portata enorme, per la città e per la Chiesa. Il Giubileo del 2000, quello che celebrò duemila anni dalla nascita di Cristo, registrò una partecipazione di fedeli senza precedenti, con una massiccia risposta agli appuntamenti dei grandi raduni giubilari: dai bambini ai giovani, alle famiglie, fino alle carceri. Papa Giovanni Paolo II riuscì anche a calamitare l’attenzione al di fuori del mondo cattolico, grazie tra l’altro a una serie di petizioni, tra cui quelle contro la pena di morte e per la cancellazione del debito ai Paesi poveri, che riscossero grande attenzione globale. Storica l’apertura il 18 gennaio della Porta santa di San Paolo fuori le Mura, aperta a sei mani dal Pontefice cattolico, dal metropolita ortodosso Athanasios e dal primate anglicano John Carrey, al termine di una celebrazione ecumenica che ha riunito 22 Chiese e organizzazioni cristiane di tutto il mondo. Poi il “mea culpa” del Papa per i peccati della Chiesa.

Il Giubileo straordinario della misericordia è stato invece proclamato da Papa Francesco con la bolla Misericordiae Vultus, dichiarandone la ricorrenza nel 50/o della fine del Concilio Vaticano II. L’inizio era stato dapprima fissato per l’8 dicembre 2015, per concludersi il 20 novembre 2016, ma come segno della vicinanza della Chiesa alla Repubblica Centrafricana, colpita dalla guerra civile, il Papa ha aperto la Porta Santa della Cattedrale di Bangui il 29 novembre, durante il viaggio apostolico in Africa, anticipando così l’inizio del Giubileo straordinario. La Porta santa della Basilica di San Pietro è stata aperta come previsto l’8 dicembre 2015, e si è trattato della prima apertura in presenza di due Pontefici: il Papa regnante Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI. Tra i grandi raduni, la traslazione a Roma dei corpi di San Pio da Pietrelcina e San Leopoldo Mandic; l’invio dei “missionari della misericordia”; la Gmg di Cracovia; la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Inoltre, nei “venerdì della misericordia”, il Papa compiva ogni mese visite a comunità, centri di accoglienza, strutture ospedaliere, ostelli dei poveri, luoghi dove poter portare un proprio segno di misericordia.

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