Caritas L’Aquila, anche a Natale 300 pacchi a settimana per chi ha bisogno di sostegno

23 dicembre 2024 | 19:13
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Caritas L’Aquila, anche a Natale 300 pacchi a settimana per chi ha bisogno di sostegno

La Caritas dell’Aquila cerca di stare vicino a chi ha bisogno tutto l’anno, in modo che sia Natale anche per chi “vede tutto nero”. 6 mila assistiti e 300 pacchi a settimana. Un lavoro prezioso e capillare. L’intervista a don Dante Di Nardo.

Nel periodo dell’anno caratterizzato da regali, luci scintillanti e sorrisi per molti si amplia quel buco nero fatto di sconforto e amarezza. Chi è senza lavoro, chi ha difficoltà, non ha pensieri felici e il cenone della Vigilia o il pranzo di Natale sono desideri irraggiungibili, specie quando non si sa cosa mettere nel piatto in un giorno ordinario. Per questo la Caritas diocesana dell’Aquila cerca di sostenere chi ha bisogno durante l’arco dell’anno, con un lavoro prezioso e capillare che abbraccia e cerca di dare conforto ai circa 6 mila assistiti nel territorio.

Sono circa 300 i pacchi che ogni settimana vengono smistati dalla Caritas diocesana dell’Aquila, diretta da don Dante di Nardo, energico, comunicativo e combattivo parrocco di Pettino. Per loro non esiste festa, ma soprattutto si cerca di sostenere chi è in difficoltà 365 giorni l’anno, in modo che anche loro, a Natale, possano vedere uno spiraglio di luce. I numeri sono sempre altissimi, aumentati anche a causa dell’emergenza sanitaria del 2020 e del 2021. Il lavoro di don Dante e di tutta la Caritas – che va avanti grazie alle donazioni e con l’aiuto di decine di volontari – è finalizzato a cercare di alleggerire il quotidiano di tante famiglie che non riescono a fare la spesa, a pagare le bollette, a comperare un paio di scarpe per i figli.

I pacchi spesa vengono consegnati da gennaio a dicembre almeno 3 volte a settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, grazie all’aiuto e alla collaborazione dei tanti volontari presenti in città.“Abbiamo delle prenotazioni che arrivano fino a marzo e aprile. Ma in questo periodo dell’anno cerchiamo di lavorare a ritmo continuo, per fare in modo che, almeno nei giorni di festa, tanti possano avere il conforto di una casa e un pasto caldo!”, spiega don Dante nella consueta intervista rilasciata al Capoluogo.  “Non abbandoniamo nessuno e cerchiamo di alleggerire il quotidiano di tanta gente. Ci rendiamo conto che per molti dei nostri assistiti c’è ben poco da festeggiare, anche perchè a Natale la disperazione si amplifica: noi cerchiamo di stare vicino a chi soffre sempre, non perchè il periodo lo impone, vogliamo che siano sereni tutto l’anno e che riescano a vedere la strada da percorrere con il cuore più leggero”. 

caritas pacchi spesa

Don Dante è quasi restio a parlare di ciò che viene fatto per chi ha bisogno di una mano, non vuole sbandierare il bene, “Soprattutto il questo periodo dell’anno, in cui spesso viene messo troppo in risalto, quasi fosse un dovere”, piuttosto quello che vorrebbe lanciare è un messaggio di speranza e di fede. “Non abbiate timore a chiedere aiuto, non pensate che sia tutto finito, sappiate che c’è sempre qualcuno pronto a tendere una mano”. In tal senso, don Dante vuole anche ringraziare i tanti volontari e cittadini che con la loro opera e le donazioni, rendono possibili questa cordata benefica importante. “L’abbraccio corale della città è commovente, abbiamo tanta solidarietà, ed è una macchina importante. Senza questa catena umana sarebbe un disastro. Sono stati anni difficili e lo sono anche adesso, la crisi, l’emergenza sanitaria degli anni scorsi, i conflitti in corso non fanno stare tranquilli. Noi cerchiamo di fare il possibile seguendo la strada dell’accoglienza e della solidarietà”. Alle famiglie assistite nel tempo, negli ultimi anni si sono aggiunti i papà separati, chi ha perso il lavoro a causa della pandemia ed è “troppo vecchio per lavorare e troppo giovane per andare in pensione”, i rifugiati dell’Ucraina, gli stranieri arrivati in Italia in cerca di un lavoro. “Vorremmo fare tanto, magari di più, purtroppo i fondi sono quello che sono“. Un lavoro estenuante, difficile, perchè le richieste sono tante e c’è una grande mancanza di fondi:  “Purtroppo noi facciamo il possibile, ma mancano i fondi, le risorse non sono infinite”.

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Per quanto riguarda gli stranieri, la Caritas dell’Aquila segue e protegge anche i minori non accompagnati presenti in città.“Vanno a scuola e stiamo cercando di farli integrale nel tessuto sociale del territorio, gli forniamo la possibilità di compiere percorsi di studi completi. È giusto che vengano integrati, con le stesse possibilità di tutti quanti”. E poi c’è grande attenzione affinché possano inserirsi anche nel mondo del lavoro. “Abbiamo partecipato al patto per l’inclusione lavorativa degli stranieri con la Prefettura dell’Aquila. Sono stati istruiti e professionalizzati presso la scuola edile, noi, come Caritas ci siamo occupati di comperare e fornirgli tutto l’occorrente idoneo per il lavoro”.

Caritas L’Aquila, un piccolo gesto per aiutare chi soffre

La Caritas diocesana si sostiene anche con le offerte di chi può. Le offerte vanno intestate a Confraternita del Preziosissimo Sangue Sparso. IBAN IT07I0538703601000002572002. La confraternita è l’ente giuridico a servizio della Caritas diocesana. Specificare la causale “contributo Caritas”.

“Trova il tempo di fare la carità, è la chiave del Paradiso. Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà”. Madre Teresa