Gran Sasso, il maltempo ferma le ricerche degli escursionisti dispersi

Gran Sasso, sono state ferme per gran parte della giornata, causa maltempo, le ricerche degli escursionisti. I familiari in Abruzzo
Sono state ferme per gran parte della giornata, causa maltempo, le ricerche degli escursionisti dispersi sul Gran Sasso. I familiari sono arrivati in Abruzzo.
Le squadre del Cnsas e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sono rimaste ferme nel piazzale di Fonte Cerreto, località di partenza della funivia del Gran Sasso che conduce in quota a Campo Imperatore. Sono restate in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo, per poter raggiungere i due alpinisti della provincia di Rimini bloccati da ieri in un canalone sul Gran Sasso. Il costante peggioramento del tempo non ha portato a novità. Nessuno sa, al momento, se i due sono ancora vivi e se saranno in grado di sopportare le temperature rigide di un’altra notte, dopo che in quella scorsa le minime sono scese sotto i dieci gradi sotto lo zero.
Nella zona dove si è verificato l’incidente l’allerta domenica era gialla – vale a dire una criticità ordinaria – per le valanghe. E le previsioni parlavano di “precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale” nell’area dell’escursione. Tutte informazioni che erano contenute nel bollettino dell’Agenzia regionale di Protezione Civile del 21 dicembre. Nelle ore successive, però, le condizioni meteo sono peggiorate e sono diventate proibitive, soprattutto a causa del vento, costringendo i soccorritori a fermare le ricerche: lo stop è arrivato dopo il tentativo di questa mattina, senza esito, degli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico che si sono spinti fino al bivacco invernale del rifugio Duca degli Abruzzi. . Un
tentativo di raggiungere i due alpinisti era già stato fatto domenica da una squadra di quattro uomini della Finanza e del Cnsas. I soccorritori erano arrivati fino a località Sella di Corno, ma le condizioni assolutamente proibitive hanno impedito di proseguire in sicurezza: raffiche di vento, nebbia,
visibilità nulla, precipitazioni e neve hanno impedito ai soccorritori di proseguire fino al punto dove presumibilmente sono finiti i due alpinisti.

Nel frattempo, come ha riferito la Tgr nell’edizione del tg delle 14, sono arrivati in Abruzzo i familiari dei due dispersi. Ieri erano stati gli stessi alpinisti a chiedere aiuto dal Gran Sasso, facendosi localizzare, dopo essere scivolati verso la Valle dell’Inferno mentre scendevano dalla Direttissima delCorno Grande. Subito erano iniziate le operazioni di soccorso, interrotte nella notte e riprese questa mattina. Poi di nuovo
interrotte, prima di mezzogiorno, a causa del netto peggioramento delle condizioni meteo e dell’impossibilità, per i soccorritori, di procedere in condizioni di sicurezza.
“Sono ore molto di angoscia”, oltre che di attesa, per Santarcangelo di Romagna, borgo delRiminese dove risiedono i due alpinisti dispersi da ieri sulGran Sasso: si tratta di due amici, Luca Perazzini, 42 anni, eCristian Gualdi, 48 anni. Lo dice all’ANSA il sindaco di
Santarcangelo, Filippo Sacchetti, che esprime alle famiglie tutta la vicinanza della comunità.
“Continuiamo ad aspettare e a sperare”, afferma il sindaco che ha provato anche a chiamare le famiglie, giunte in Abruzzo, ma senza esito in queste ore così delicate in cui non è chiaro quando i soccorsi potranno rimettersi in marcia. “Luca eCristian abitavano anche vicino”, in una frazione del comune del Riminese, “condividevano sicuramente la passione perl’alpinismo.So che fino a un certo punto i loro telefoni sonostati raggiungibili, poi da ieri pomeriggio più nulla”.