Roberto Tallei torna all’Aquila, il volto Sky del terremoto 2009

Conosceva L’Aquila da prima del sisma, poi l’ha raccontata in piena emergenza. Il giornalista Roberto Tallei in città: “L’Aquila è tornata a vivere”
Di luoghi ne ha visti tanti in questi anni che lo hanno tenuto lontano dall’Aquila, ma il ritorno ha avuto un sapore speciale. Il giornalista Roberto Tallei, vice caporedattore Sky Tg24, è tornato nel capoluogo abruzzese per un giorno. “Scoprire L’Aquila rinata mi ha emozionato. Ho rivisto una città tornata a vivere”.
“Conoscevo L’Aquila da prima del 6 aprile 2009. L’ho vissuta, poi, dall’indomani del sisma e raccontata per qualche anno, fino al 2012, quando il lavoro mi ha portato altrove. L’avevo rivista per l’ultima volta prima della pandemia ed ora, a distanza di qualche anno, sono tornato. È bastata una semplice passeggiata in centro a restituirmi l’immagine di una città nuova, in cui la ricostruzione, pur non ancora terminata, mostra i segni di una comunità tornata a vivere e condividere spazi e momenti speciali”. Parola di Roberto Tallei, intercettato dal Capoluogo dopo la sua tappa aquilana, in questi giorni in cui la città pullula di visitatori nel periodo delle festività natalizie. Il noto giornalista Sky è tornato all’Aquila per trascorrere una giornata lì dove, dall’aprile 2009 al 2012, armato di microfono, aveva raccontato una città fantasma.
Tallei fu tra i primi a giungere nel capoluogo abruzzese dopo il terremoto. Diversi sono gli aquilani che lo ricordano: coloro che lo hanno osservato dal vivo prima ancora che apparisse in tv, quando una diretta dopo l’altra mostrava puntualmente cosa stesse accadendo in città. Fu tra i principali testimoni di un’emergenza e, gradualmente, dei primi passi di una comunità che, faticosamente, cercava di capire come rimettersi in piedi.
Ora vive a Milano.“Il ricordo che avevo dell’Aquila era quello dei primi tempi post sisma, quando la ricostruzione sembrava ancora lontana. Oggi, ho visto una città completamente diversa da allora“, aggiunge.
Dalla Villa comunale alla Fontana luminosa, “da dove spessissimo facevamo dirette con il nostro furgoncino satellitare”,ricorda Tallei. “Ho attraversato e rivisto questi luoghi con affetto. Ho passeggiato in centro storico tra Piazza Duomo, Piazza Palazzo, San Bernardino e sono rimasto colpito, in modo particolare, dalla ricostruzione della Basilica di Collemaggio: un luogo magico a cui i lavori di ricostruzione hanno restituito lo splendore che merita. Credo che sia stato fatto un lavoro eccezionale”.
Uno dei luoghi che Roberto Tallei ricordava bene, avendo assistito alla sua riconsegna, è la Fontana delle 99 Cannelle, “ne avevo seguito la riapertura per realizzare un servizio giornalistico”.
Evidenzia poi le molte presenze che affollano le vie del centro città. “Negozi, locali, attrazioni. L’Aquila mi ha stupito in positivo. Avendo conosciuto il capoluogo prima del terremoto – in virtù del mio ruolo di corrispondente regionale per Marche, Abruzzo e Umbria – rivedere oggi tanto movimento e tanta vita è stato bellissimo. L’Aquila è sempre stata una città piena di cultura, di eventi, di studenti provenienti da ogni dove. Ero rimasto piacevolmente colpito dalla sua vivacità già prima del sisma, ma oggi posso dire di avere rivisto molto di quella realtà e tutto questo spero sia un esempio e un buon auspicio per altre aree colpite da terremoti che oggi, invece, boccheggiano”. Tra queste la sua terra d’origine, le Marche, anch’essa colpita dal terremoto qualche anno dopo. “La mia casa di famiglia è tuttora chiusa e la mia città, in questo momento, ha ancora tantissimi problemi. Per tutte queste ragioni, avere visto L’Aquila oggi mi ha dato nuova speranza. Spero che il tempo possa essere la giusta medicina per tutte quelle realtà ancora in grande difficoltà”.