Fiera dell’Epifania lunga due giorni e mercato fisso in Piazza Duomo, le due ipotesi nella calza della Befana

La Befana ha portato due “doni” su cui riflettere seriamente: “allungare la Fiera dell’Epifania”, come proposto dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e le “prove generali” del ritorno del mercato in Piazza Duomo, come sottolineato dal vicesindaco Raffaele Daniele. Il dibattito è aperto.
La Befana ha portato due “doni” su cui riflettere seriamente: “allungare la Fiera dell’Epifania”, come proposto dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e le “prove generali” del ritorno del mercato in Piazza Duomo, come sottolineato dal vicesindaco Raffaele Daniele. Il dibattito è aperto.
Come ogni anno, Il Capoluogo d’Abruzzo vi ha accompagnato nel cuore pulsante della Fiera dell’Epifania per raccontare un appuntamento tradizionale ormai arrivato alla 75ªedizione. Quest’anno lo ha fatto con l’allegria di I Am Giappo che, scopettone munito, ha raccolto umori e sensazioni lungo tutto il percorso, raccogliendo anche le dichiarazioni di rappresentanti istituzionali presenti nell’occasione, a partire dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che – raccolto “lo scettro del potere”, ovvero il mitico scopettone, dalle mani di I Am Giappo – ha sottolineato: “Vedere L’Aquila così porta una bellissima sensazione che apre il cuore. Sapevamo che avremmo trovato un grande clima di festa, ma immergercisi dentro è qualcosa di unico, tant’è che stavo parlando anche con il vicesindaco perché secondo me questa fiera meriterebbe di essere estesa a più di una giornata”.
E subito sul tavolo la prima ipotesi che apre la discussione: Fiera dell’Epifania lunga due giorni, se non di più. Naturalmente si tratta di un evento di non semplice organizzazione all’interno di una sola giornata, è facile immaginare le complicazioni lungo un arco temporale più esteso, ma tra i sicuri vantaggi dell’operazione potrebbe esserci una maggiore facilità nell’intercettare il giorno festivo. Quest’anno, infatti, con il 5 gennaio caduto di domenica, la Fiera dell’Epifania è stata un “delirio di gente”, nella sua accezione più positiva, che in una giornata “normale” sarebbe fisiologicamente scemato. Aumentare i giorni, quindi, significherebbe anche aumentare le possibilità di intercettare un sabato o un festivo.
Un altro elemento da considerare, quello della permanenza degli ambulanti per più giornate e tutto quello che ne consegue in organizzazione, anche dal punto di vista ricettivo. D’altra parte si potrebbe perfino ipotizzare una “rotazione” degli stessi ambulanti, in modo da dare a tutti la possibilità di partecipare e agli aquilani e turisti di trovare un’offerta diversificata nelle varie giornate. Insomma, l’ipotesi è da valutare seriamente, anche se certamente le difficoltà organizzative non sono poche, ma le sfide si misurano anche nelle difficoltà.
Ma non è l’unico input arrivato al microfono del Capoluogo d’Abruzzo durante la Fiera dell’Epifania. Il vicesindaco con delega al Commercio, Raffaele Daniele, ha infatti sottolineato: “Non era facile riprendere una tradizione come questa dopo il Covid, ma l’abbiamo fatto. È stata una grande scommessa e quest’anno per la prima volta in piazza Duomo abbiamo riportato lo storico mercato. Può essere considerata una prova generale per capire se piacerà agli aquilani di riproporlo in questa sede, comunque la risposta della città alle sue tradizioni è clamorosa e ci inorgoglisce”.
La Fiera dell’Epifania, quindi, è stata anche la “prova generale” su un’ipotesi di ritorno in pianta stabile del mercato in Piazza Duomo. E anche qui si apre il dibattito. Certamente l’idea piacerà a molti, soprattutto agli amanti del “tradizionale” che vorrebbero tornare “ai bei tempi” del mercato in piazza. D’altra parte tantissime città d’arte e cultura hanno ben radicato nella propria tradizione qualche caratteristico mercato che ancora presentano con fierezza a cittadini e turisti. Anche L’Aquila, nel rispetto della sua evoluzione e della sua forte impronta culturale, potrebbe quindi attingere alla sua tradizione per farne punto di forza su diversi fronti.
Anche su questa ipotesi, comunque, ci sono dubbi “pratici” di un certo peso, a partire dalla logistica. Oggi il mercato è in Piazza d’Armi, facilmente raggiungibile in auto e con ampio parcheggio “attaccato”. In Piazza Duomo naturalmente non potrà essere così. Saranno disposti i fruitori del mercato a lasciare le auto fuori dal centro storico e recarsi a piedi o in navetta al mercato, per poi tornare indietro con le buste della spesa? Perché è evidente che nessuno avrà la bacchetta magica per far apparire un ampio parcheggio di fianco a Piazza Duomo.
E gli aquilani cosa preferiscono? La comodità del mercato di Piazza d’Armi o la bellezza del mercato in Piazza Duomo?
Il dibattito è aperto.
