Influenza 2025, quest’anno è più severa: occhio a sintomi e strascichi

Forte spossatezza, febbre altissima e difficile da far scendere. Inappetenza, problemi intestinali e mal di testa: sono le caratteristiche più diffuse dell’influenza che gira in queste settimane e che ha messo a letto milioni di italiani. L’intervista del Capoluogo al dottor Enrico Giansante.
Forte spossatezza, febbre altissima e difficile da far scendere. Inappetenza, problemi intestinali e mal di testa: sono le caratteristiche più diffuse dell’influenza che gira in queste settimane e che ha messo a letto milioni di italiani. I sintomi possono durare pochi giorni, ma spesso persistono anche più a lungo.
Secondo le previsioni il picco di questa influenza deve ancora arrivare, ed è previsto tra la metà e la fine del mese di gennaio. Queste almeno le previsioni della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) che ha raccomandato inolte un uso appropriato dei farmaci e di limitare gli antibiotici vanno limitati. Se necessari, da assumere solo dopo consulto e su prescrizione medica, in presenza di infezione batterica.
Per quanto riguarda la situazione nell’Aquilano, sono tanti i casi segnalati a L’Aquila e provincia. Ad essere colpiti dall’influenza soprattutto anziani, fragili e bambini. Il consiglio del dottore Enrico Giansante, direttore del Servizio igiene epidemiologia e sanità pubblica della ASL 1 dell’Aquila, è di procedere – per chi non lo avesse fatto – con il vaccino antinfluenzale. A ottobre scorso la Asl1 Abruzzo era scesa in campo in tutta la provincia con una disponibilità di oltre 78.000 dosi. “Abbiamo notato – spiega il dottor Giansante raggiunto dai microfoni del Capoluogo – che quest’anno siamo davanti a una forma influenzale più severa con strascichi che si protraggono anche per più giorni. Purtroppo, in alcuni casi, specie di fronte a fragilità pregresse, è stato necessario procedere con il ricovero e un’attenta osservazione. L’invito alla popolazione è di continuare a mettere in atto tutti quegli atteggiamenti legati alla prevenzione che tutelano noi stessi e chi ci sta vicino. Soprattutto coloro che non si sono vaccinati sono più esposti a contrarre l’influenza di stagione: per questo motivo consigliamo di vaccinarsi, anche se il periodo migliore sarebbe in autunno e comunque, di fronte ai sintomi ricorrenti, consultare il proprio medico e assumere terapie farmacologiche sempre sotto stretto controllo”.

L’appello di Giansante in ogni caso è quello di vaccinarsi: “la vaccinazione è raccomandata dal ministero della Salute soprattutto a gruppi di persone a rischio, innanzitutto anziani e fragili per pregresse malattie (compresi i bambini). I nostri hub sono operativi sia per adulti e anziani che per i bambini (presso l’edificio 12 dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila)”.