Metalmeccanici in sciopero, presidio davanti l’Emiciclo

10 gennaio 2025 | 10:35
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Metalmeccanici in sciopero, presidio davanti l’Emiciclo

Rotta la trattativa sul contratto nazionale. Metalmeccanici scioperano. Appuntamento al Palazzo dell’Emiciclo mercoledì 15 gennaio. “Più diritti e tutele. più salario e riduzione dell’orario di lavoro”.

“Riconquistiamo il tavolo della trattativa con il blocco straordinario e delle flessibilità. Mobilitiamoci per il rinnoco del Ccnl”. 8 ore di sciopero dei metalmeccanici in programma per mercoledì 15 gennaio. Presidio a L’Aquila davanti il Palazzo dell’Emiciclo. Appuntamento alle ore 11:00.

Come annunciato nel comunicato a firma di FIM-FIOM-UILM – PROVINCIA di L’AQUILA, il settore dei metalmeccanici sciopera per conquistare il rinnovo del Contratto nazionale, dopo la rottura, da parte di Federmeccanica e Assistal, del tavolo di trattativa nazionale per il rinnovo del CCNL, che hanno rifiutato di discutere le proposte presentate nella piattaforma unitaria approvata dal 98% delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, FIM-CISL FIOM-CGIL e UILM-UIL hanno deciso la proclamazione di 8 ore di sciopero.

“C’è la necessità di lanciare un segnale di protesta forte verso Federmeccanica e Assistal e per questo i METALMECCANICI della Provincia dell’Aquila, dopo i presidi attuati davanti alle aziende più grandi del territorio (Leonardo – Thales Alenia Space – Telespazio – LFoundry – Siapra e Marelli), aderiranno all’iniziativa di sciopero il giorno 15 gennaio 2025 con manifestazione davanti la sede della Regione Abruzzo – Palazzo dell’Emiciclo, a partire dalle ore 11.00 anche per dare ulteriore risalto alle vertenze di due importanti aziende del territorio, L-Foundry e Marelli, già attenzionate alle istituzioni. FIM, FIOM e UILM rivendicano con forza la necessità di un rinnovo contrattuale importante e doveroso sia per recuperare potere d’acquisto nei salari, sia per incrementare diritti e tutele dei lavoratori e delle lavoratrici del settore; chiedono che al più presto riprenda il tavolo della trattativa con lo stesso “modello contrattuale” che ha consentito il rinnovo nel 2021, nonostante l’emergenza Covid in corso”.

“FIM-CISL , FIOM-CGIL e UILM-UIL vogliono il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro: più salario, più diritti e tutele, riduzione dell’ orario di lavoro“.