Raffaele Bisegna e la telenarcosi, un nuovo mestiere che protegge l’uomo e gli animali selvatici

11 gennaio 2025 | 09:20
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Raffaele Bisegna e la telenarcosi, un nuovo mestiere che protegge l’uomo e gli animali selvatici

Ospite di Grandangolo è Raffaele Bisegna, tecnico veterinario specializzato in telenarcosi, un “nuovo mestiere” che consiste nell’anestetizzare animali selvatici pericolosi per la sicurezza urbana: ricordate il leone fuggito dal circo a Ladispoli?

A Grandangolo si parla di telenarcosi. L’intervista a Raffaele Bisegna, tecnico veterinario specializzato proprio in telenarcosi, finito sulle cronache nazionali per il caso del leone fuggito da un circo a Ladispoli, che lui è riuscito a sedare. In cosa consiste la sua professione?

Ospite del nuovo appuntamento di Grandangolo è Raffaele Bisegna, tecnico veterinario specializzato in telenarcosi, un “nuovo mestiere” che consiste nell’anestetizzare animali selvatici pericolosi per la sicurezza urbana.
Bisegna è intervenuto in casi di cronaca nazionale, come la fuga di un leone da un circo a Ladispoli: un episodio che ha fatto il giro del mondo. Sulla vicenda, Bisegna racconta di essere stato contattato dalle autorità e di aver inizialmente pensato che si trattasse di uno scherzo, “fin quando non ho visto davvero il leone dalle immagini in tv. L’intervento è stato particolarmente delicato, è stata forse la vicenda più delicata che io abbia affrontato nella mia ‘carriera’. Il mio è un lavoro che non si fa in team, ma a tu per tu con l’animale. Bisogna avvicinarsi gradualmente e progressivamente all’animale, anche perché i fucili hanno una gittata limitata e il processo di avvicinamento all’animale è imprevedibile. Può capitare che l’animale ti venga addosso, bisogna essere sempre pronti e cercare di sparare all’animale nella zona indicata, senza causargli danni gravi. Inoltre a complicare la situazione, a Ladispoli, c’era la massiccia presenza di persone, tra cittadini e forze dell’ordine”.

Quella del leone non è, comunque, l’unica vicenda che ha visto il veterinario intervenire per risolvere situazioni che potessero compromettere la sicurezza urbana attraverso la telenarcosi. Il tecnico veterinario, nell’intervista, ha anche raccontato infatti di un intervento in un parco di Roma, nel caso di un lupo che aveva attaccato una bambina di 4 anni, finita poi in ospedale.

Bisegna sottolinea l’importanza del suo lavoro per la salvaguardia degli animali:“Il fine principale del mio lavoro è salvaguardare il benessere degli animali. Il leone o il lupo si sarebbero potuti abbattere a fuoco, invece grazie all’esistenza della telenarcosi si possono evitare questi abbattimenti. Ecco perché parlo di un nuovo mestiere”.

Ma come nasce la passione di Raffaele Bisegna per questa professione?
“Come tutte le cose, nella vita bisogna avere curiosità, anche per evolversi. Io nasco come un comune tecnico veterinario, ma a un certo punto mi sono reso conto che c’era un serio problema, cioè la convivenza dell’uomo con gli animali. Negli anni la cultura del rispetto degli animali è cresciuta e si è affermata, ma ciò non toglie che sia necessario trovare strumenti e tecniche per preservare gli animali quando e se questi vengono a contatto diretto con le persone o, in generale, con l’ambito urbano. Da qui nasce il tecnico veterinario specializzato in telenarcosi, un’attività ancora di nicchia finalizzata a salvaguardare il benessere degli animali e, naturalmente, il benessere e la vita delle persone, ogni qualvolta questi animali arrivano nei centri urbani e, comunque, vicino all’uomo”. 

Bisegna ha inoltre brevettato un sistema di tracciamento per i dardi anestetici, che permette di ritrovare gli animali colpiti anche in condizioni di scarsa visibilità. “Inserendo un microchip nel dardo, si riesce a rintracciare quegli animali colpiti in contesti in cui la visibilità è bassissima”. Il tecnico veterinario descrive le sensazioni che prova durante gli interventi come “un misto di adrenalina e paura. Quando tu ti avvicini a un animale, soprattutto selvatico, e sai che potrebbe venirti addosso, diciamo che generalmente la sensazione è di assoluta adrenalina”. Raffaele Bisegna collabora con l’emittente tv Rete 8 e conduce la trasmissione “Kimera”, un approfondimento giornalistico sugli animali.