Addio ai filtri bellezza, Instagram cambia volto

14 gennaio 2025 | 06:24
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Addio ai filtri bellezza, Instagram cambia volto

Instagram elimina 2 milioni di effetti AR e filtri bellezza esterni a Meta. I beauty filter hanno alimentato patologie come dismorfia, depressione e ansia tra i più giovani.

Stop ai filtri su Instagram: dal 14 gennaio 2025, non sarà più possibile utilizzare milioni di filtri beauty ed effetti di realtà aumentata che non appartengono al gruppo Meta.

Se ne parla già da giorni tanto che, proprio da Instagram, è diventato virale il video preso da uno dei film della saga “Fantozzi” in cui Ugo si spaventa guardando il viso della figlia Mariangela dallo spioncino con sotto la scritta “Cosa accadrà dal 14 gennaio quando spariranno i filtri bellezza da Instagram”. La buona notizia per le patite del viso levigato e poco naturale è che nonspariranno tutti i filtri bellezza presenti su Instagram, come ha spiegato l’azienda. Meta ha annunciato la fine della sezione Spark, la piattaforma dedicata alla creazione di beauty filter, quelli che permettono di levigare la pelle, ingrandire artificialmente i propri occhi e rimpolpare le labbra. “A partire da martedì 14 gennaio 2025 gli effetti di Realtà Aumentata (AR) realizzati da terze parti, inclusi i marchi e la nostra più ampia comunità di creatori AR, non saranno più disponibili”, ha spiegato l’azienda in un comunicato. “Gli effetti AR di proprietà di Meta continueranno a essere disponibili per i nostri utenti in tutta la nostra famiglia di app”. Attualmente però sono solo 140, un numero insignificante rispetto alla libreria attuale che conta milioni di filtri. Meta non è la prima piattaforma a intervenire sull’uso dei filtri, TikTok ha deciso di vietare i filtri di bellezza agli utenti minorenni sulla piattaforma già da tempo, proprio per evitare di incentivare la dismorfobia. La piattaforma cinese è monitorata a vario titolo dall’Unione Europea che, attraverso il Digital Services Act, ha avviato un monitoraggio delle piattaforme per valutare l’impatto delle tecnologie digitali sulla società, inclusi strumenti come i filtri Ar. Su TikTok, le restrizioni ai filtri saranno comunque meno rigide di quelle annunciate da Meta.

filtri bellezza instagram

C’è stato un tempo in cui almeno una persona al giorno nelle storie Instagram postava un selfie ritoccato: all’inizio erano prevalentemente immagini scherzose con il naso e le orecchie da cane. Da allora i filtri si sono evoluti: c’è quello che trasforma in Elsa di “Frozen”,  quello che ingrandisce occhi e bocca, quello che mostra come sarai da vecchia e quello che fa assomigliare a un cartone animato. I più noti e controversi, però, non sono quelli divertenti dove piovono statuette della Madonna o scopri che merendina sei, ma, naturalmente, quelli meno evidenti, che si limitano a un ritocchino qua e là: per l’appunto i filtri bellezza.

addio ai filtri bellezza instagram

Se ne è parlato molto, specie da quando l’arrivo dell’intelligenza artificiale li ha resi sempre più efficaci nel cambiare i connotati con effetti da chirurgia estetica e sempre più difficili da riconoscere. Gli esperti dicono che l’impatto dei beauty filter sta diventando pericoloso,  perchè è evidente, a a furia di vedersi con il naso più affilato, 10 kg di meno sul corpo, gli zigomi a punta e la pelle liscia, bianca e piallata è ovvio che diventa più difficile il confronto con lo specchio, alimentando così, soprattutto tra le giovanissime, ma è un disturbo sempre più frequente anche nelle over 40, patologie come dismorfia, depressione e ansia tra i più giovani. Non solo, un uso sempre più massiccio di filtri ed altro ha generato nel tempo molta ilarità; un altro dei meme virali sui social prende due immagini: una patinata, “Quando lo ordini su Shein” e l’altra, solitamente più realisitica, “quando ti arriva a casa”.

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Cosa dicono i dati?

Una ricerca del Wall Street Journal ha mostrato che il 33% degli adolescenti che utilizza Instagram soffre di disagio legato all’immagine corporea, aggravato dall’uso massiccio di filtri estetici; Il 90% delle adolescenti intervistate dalla City University of London ha ammesso di modificare le proprie immagini per conformarsi a standard estetici irrealistici; Il Pew Research Center ha rilevato che il 59% degli adolescenti ha subito cyberbullismo, spesso alimentato dal confronto con immagini filtrate. Secondo psicologi ed esperti, l’uso prolungato dei filtri può influire negativamente sull’autostima, portando a livelli più elevati di ansia e depressione. Sebbene la decisione di Meta non elimini completamente i filtri estetici, potrebbe ridurre la loro proliferazione incontrollata.