Depistato incidente sul lavoro, nei guai 4 persone

14 gennaio 2025 | 09:36
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Depistato incidente sul lavoro, nei guai 4 persone

Rimase gravemente ferito a causa di un incidente sul lavoro, provocato dal crollo di un muro, tanto da rimanere sulla sedia a rotelle. La vittima venne spostata, rallentando così i soccorsi, per depistare le indagini. Per questo motivo sono finite nel mirino della Procura dell’Aquila 4 persone.

Rimase gravemente ferito a causa di un incidente sul lavoro, provocato dal crollo di un muro, tanto da rimanere sulla sedia a rotelle. La vittima venne spostata, rallentando così i soccorsi, per depistare le indagini. Per questo motivo sono finite nel mirino della Procura dell’Aquila 4 persone.

L’incidente sul lavoro risale al 2022, in un cantiere a Villagrande di Tornimparte; la vittima era un operaio regolarmente assunto, un giovane di nazionalità albanese. Stando a quanto ricostruito in sede di indagini, l’uomo fu spostato dal luogo dell’incidente, così da depistare le indagini di carabinieri e degli ispettori della Asl che di li a poco sarebbero arrivati.

Dei 4 indagati, due hanno scelto la strada del patteggiamento, altri due quella della messa alla prova, assistiti dagli avvocati Maria Leone, Claudio Fiori, mentre per la parte offesa dall’avvocato Stefano Marrelli. L’operaio, gravemente ferito, era stato trasferito con un mezzo nel magazzino della società per la quale lavorava, distante circa 400 metri dal luogo dell’infortunio. Qui il 23enne sarebbe stato adagiato a terra con accanto dei ponteggi di metallo. Poi la richiesta di soccorso del 118, con l’arrivo degli ispettori Asl. Proprio i sopralluoghi effettuati dagli esperti aveva lasciato più di qualche dubbio sulla dinamica. Di qui l’avvio di una serie di accertamenti accelerati poi dalle dichiarazioni rese dall’operaio che hanno portato gli ispettori della Asl a verificare come l’abitazione in cui si era verificato l’infortunio era stata ripulita del crollo e del muro parziale rimasto in piedi. Stando a quanto riporta Il Messaggero, i lavori edili – sempre secondo l’accusa – erano stati svolti senza le autorizzazioni, tra cui la Scia, presentata 10 giorni dopo l’infortunio.

Le lesioni riportate dal 23enne – che ha subito plurimi interventi chirurgici – hanno determinato la perdita degli arti inferiori con impossibilità assoluta di farne uso ed invalidità derivante dall’infortunio pari al 100%.