Di Piero candidato sindaco, il gran rifiuto

Gianfranco Di Piero, il sindaco di Sulmona sfiduciato dalle dimissioni della maggior parte dei consiglieri comunali il 30 dicembre scorso, dice no alla ri – candidatura che gli era stata offerta dalla coalizione formata da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Italia Viva e Sbic, con il distinguo di Sinistra italiana che aveva chiesto un supplemento di riflessione.

Alla richiesta di ricandidarsi a sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero aveva replicato chiedendo qualche giorno per rispondere, una volontà di fermarsi a valutare già evidenziata nell’intervista al Capoluogo dei giorni scorsi. Ora dichiara: “Ho declinato l’indicazione che mi era arrivata dall’intera coalizione nei giorni scorsi e l’ho fatto dopo un’attenta e ponderata valutazione. Nei prossimi giorni spiegherò anche alla città le ragioni che mi hanno portato a prendere questa decisione. Ovviamente traccerò il bilancio anche delle cose fatte in questi tre anni in modo tale che i cittadini sappiano che cosa lasciamo. Alle forze politiche che compongono la coalizione mi sento comunque di esprimere il mio ringraziamento per l’attenzione che hanno avuto nei miei confronti”.

Ora si apre quindi nel campo del centrosinistra il percorso per arrivare al nome della personalità da candidare a sindaco. Per ora circolano i nomi di Guido Angelilli, già sindaco di Pacentro e candidato con il Pd alle ultime elezioni regionali, e dell’ex vicesindaco Franco Casciani, anch’egli del Pd.

Anche il centrodestra è alla ricerca del candidato sindaco a Sulmona: lunedì 13 gennaio un tavolo di coalizione ha di fatto istituzionalizzato l’alleanza con i civici di Andrea Gerosolimo, avversario di Di Piero alle elezioni comunali del 2021, un connubio che era ampiamente nell’aria tenuto conto del quadro in Consiglio regionale, dove la moglie di Gerosolimo, Marianna Scoccia, siede tra i banchi della maggioranza. Il prossimo vertice si svolgerà il 20 gennaio. C’è per ora in campo il nome di Angelo Caruso, primo cittadino di Castel di Sangro e presidente della Provincia. Si discute anche sul “peso”, ovvero della quantità di candidati e di liste, di Gerosolimo in coalizione.