“È il tempo della speranza”, a Latina l’ultimo saluto a Luca Palmegiani

Una folla commossa per l’ultimo saluto nella cattedrale di Latina a Luca Palmegiani, il giovane militante di Forza Italia morto a Roccaraso durante la convention del partito “Azzurri in vetta”.
Una folla commossa per l’ultimo saluto nella cattedrale di Latina a Luca Palmegiani, il giovane militante di Forza Italia che si è tolto la vita a Roccaraso durante la convention del partito “Azzurri in vetta” a cui stava prendendo parte quale delegato.
“Non è il tempo delle risposte alle domande è il tempo della vita , ma è anche il tempo della speranza”, ha detto don Leonardo durante l’omelia. Non solo amici e conoscenti di Luca Palmegiani: erano presenti anche tante istituzioni, per esprimere affetto e vicinanza ai familiari, a partire dal vice premier Antonio Tajani, il Ministro dell’università, Anna Maria Bernini, il presidente dei Forza Italia, Maurizio Gasparri, il senatore Claudio Fazzone e il senatore e Presidente della Lazio Claudio Lotito.

Straziante il saluto che il fratello Federico ha affidato ai social: “Ei Luchì, ma cosa hai combinato? Io sono ancora qui che ti aspetto. Non posso pensare di vivere un momento del genere per te. Vienimi a dire che è tutto uno scherzo, è così surreale. Vorrei svegliarmi da questo incubo. Ho dovuto far passare qualche giorno prima di scrivere queste righe perché non riuscivo a crederci e credo che non ci riuscirò per il resto della mia vita. Non ho fatto in tempo neanche a dirti quanto fossi fiero di quello che stavi creando. Non ci siamo mai detti molto, ma contavano i fatti. Ogni volta che bisognava fare qualcosa l’uno per l’altro, non ci siamo mai fatti problemi. Aiutarti in qualsiasi cosa mi rendeva orgoglioso perché non c’è niente di più bello di coprire le spalle al proprio fratello. Sai quante volte mi sono fermato, senza dirlo a nessuno, a pensare: “Wow, quanto è bravo e caparbio sto scemo”. Tantissime. Ho seguito in disparte e dietro le quinte qualsiasi cosa tu facessi, nascondendomi dietro a qualche faccetta strana perché a noi, sinceramente, le smancerie non sono mai piaciute. Mi hai svuotato di tutto quello che avessi dentro, di qualsiasi emozione. Ti ricordi quando da piccoli passavamo i pomeriggi interi a giocare alla play, al pc? (Tu giocavi, io guardavo perché ero veramente scarso). Non sai quanto darei per tornare a quelle giornate lì. Ho sempre pensato tu fossi la parte colta, pragmatica e avanguardista di noi e non sbagliavo. Ti ricordi i danni con la pala che abbiamo combinato? Mamma mia, ne abbiamo fatte di cotte e di crude. Ma era così bello che neanche ce ne rendevamo conto. Non eri il fratello perfetto, ma eri ciò di cui io ho sempre avuto bisogno senza neanche rendermene conto. Tu potevi controllarci anche da qui, non c’era bisogno di andare così in alto. Sei stato, sei e sarai un punto di riferimento per molti, non puoi capire quante persone ti volevano bene. Non era facile, ma tu ci sei riuscito. Hai regalato almeno un sorriso anche al tuo peggior nemico. Io un po’ fantasticavo sul quando saremmo diventati vecchi e ci vedevo in riva al mare a pescare (il movimento non è mai stato il tuo forte). Avevamo bisogno di farci qualche risata in più insieme. Ti ricordi quando mi hai raccontato che avevi preso Moca? Non lo avevi detto a nessuno, ma visto che sapevo fosse il tuo sogno da sempre, sono stato la prima persona che hai chiamato. Avevamo paura della reazione di mamma, ma ci siamo fatti una risata sul fatto che Sambi (mica si può dimenticare) avesse preso finalmente vita. Ecco, anche Moca ha preso da te. D’altronde un carattere così autoritario come poteva non inculcarlo anche al suo piccolo-grande sogno? Te ne sei andato così, lasciandoci di stucco. La mia unica speranza in questo momento è che tu finalmente sia riuscito a trovare la pace interiore che dicevi di non riuscire a raggiungere in mezzo a noi. Non mi dilungo, a noi i poemi ci piacevano, ma poi come faccio a raccontare 23 anni della mia vita con te? Impossibile. Sappi solo che tu per me sarai sempre il mio fratellone, quello un po’ scemo, con un cervello da fare invidia e con un cuore grande quanto una casa. Salutami nonno, ma stai attento. Non credo la prenderà bene. Stateci vicino, ne abbiamo bisogno. Ora vola più in alto che puoi, sii te stesso e metti tutti in riga lassù. Tanto già lo so che ci riuscirai. Ora basta, i nostri ricordi li voglio custodire gelosamente, ma un pochino di cose andavano raccontate, no? Ciao Lù, fai buon viaggio Il tuo fratellino P.s. Ti ho fatto una promessa, la manterrò. Stanne certo”.

Durante la funzione, don Leonardo ha espresso parole di conforto e di grande vicinanza per i familiari di Luca Palmegiani la cui scomparsa, così improvvisa e tragica, ha destato profonda commozione. Il giovane, descritto da tutti come solare, pieno di vita, determinato e appassionato nel suo impegno politico, si era trasferito da Latina – dove aveva svolto il ruolo di coordinatore dei giovani di Forza Italia – a Milano, per intraprendere un brillante percorso accademico. In parallelo svolgeva attività da assistente parlamentare per Letizia Moratti.
Prima di lanciarsi dalla stanza dell’albergo dove alloggiava a Roccaraso aveva programmato dei messaggi che sono stati pubblicati in automatico sul suo profilo Instagram. La Procura dell’Aquila ha comunque avviato un’indagine per chiarire tutti i i contorni della triste vicenda. Due i filoni di indagine per i quali il pm Guido Cocco indaga infatti su due fronti: l’istigazione al suicidio e l’omicidio colposo, ovvero sulla macchina dei soccorsi. La Procura vuole infatti anche accertare eventuali imperizie nella gestione sanitaria del paziente. Il giovane è stato notato da una signora che ha allertato i soccorsi. Trasportato da un’ambulanza del 118 prima all’ospedale della vicina Castel di Sangro, poi all’Aquila, dove è deceduto. Impossibile l’utilizzo dell’elisoccorso a causa del maltempo. Una sua amica che vive in Olanda, preoccupata dai messaggi letti su Instagram, aveva anche contattato l’ospedale di Castel di Sangro, ma era troppo tardi. Intanto il medico legale, Giuseppe Sciarra, ha effettuato l’esame autoptico, attraverso il quale è stato accertato il decesso per un politrauma fatale e un’emorragia diffusa.