Prostituzione in condominio alla Villa comunale, in tre a processo

In tre sono stati rinviati a giudizio per il caso di prostituzione in un appartamento di un condominio alla Villa comunale. Casa che veniva segnalata da una bandiera.
Casa di appuntamenti alla Villa Comunale, tre rinviato a giudizio.
Nella casa di appuntamenti c’erano ragazze provenienti dall’est Europa e dal Sud America e svolgevano attività di prostituzione. Come singolare mezzo di segnalazione c’era un tricolore, che sventolava dal terrazzo quando il cliente, in attesa all’esterno, poteva entrare.
Le indagini sono scattate dopo alcune denunce presentate dagli inquilini della palazzina agli agenti della Squadra mobile dell’Aquila. Diverse le segnalazioni di abitanti della palazzina che lamentavano come spesso i clienti suonassero per errore nelle altre abitazioni, frequentemente in tarda notte. Sulla vicenda, ora, il Gup Guendalina Buccella ha rinviato tre persone a giudizio per favoreggiamento della prostituzione.
Come riporta Il Messaggero, dalle indagini è emerso che due cittadini domenicani avevano messo in piedi un’agenzia di prostituzione nella zona della Villa comunale in grado di fornire alle donne e, in alcune occasioni, anche a transessuali l’appartamento al prezzo di 40 euro al giorno, oltre all’utenza e all’annuncio pubblicato su siti internet di incontri. Insieme alla coppia, a processo anche la proprietaria dell’alloggio. Il processo partirà a maggio 2025. Avvocati difensori degli imputati sono: Monica Badia e Norma Daniele.