Quando la musica corrompe, Michele Antonelli a San Demetrio per un viaggio nelle parole tra ieri e oggi

Dall’opera al trap, passando per il ’68, come riconoscere e salvarsi dai messaggi socialmente destabilizzanti? È questo il senso dell’incontro in programma domenica 19 gennaio a San Demetrio ne’ Vestini, con l’analisi dietro ai significati dei testi delle canzoni, di ieri e di oggi, ad opera di Michele Antonelli.

Lo studioso Michele Antonelli, esperto dei rapporti tra media e società, nella Sala Aurora a San Demetrio sarà protagonista dell’incontro “Quando la musica corrompe”: un confronto sui temi trattati dalle canzoni, sugli argomenti che la musica mette in versi, condizionando il nostro modo di pensare, di vedere la vita, di comportarci. Ieri l’aulicità dell’opera, la cultura di andare a teatro per sentire declamazioni potenti, dai baritoni ai tenori, dai contralti ai soprani. Per gustarsi messe in scena tragiche o commedie trascinanti. Oggi, i nuovi linguaggi figli della contemporaneità, di un mondo che corre veloce, che si riempie di nuove figure, di neologismi derivanti dall’inglese, di uno slang giovanile e spesso senza filtri, di parole e significati che, fino a venti anni fa, facevano gridare allo scandalo. Qual è il senso e qual è il messaggio della musica? Come sono cambiati i testi?
Le trasformazioni della musica, che hanno seguito parallelamente quelle della società, saranno al centro dell’incontro e dell’analisi di Michele Antonelli che darà consigli per distaccarsi da quei messaggi che possono avere il potere di destabilizzare chi li ascolta. Appuntamento il 19 gennaio, a partire dalle 18:30.