Economia Univaq, 15 anni di traslochi: la gestione degli spazi vista dagli studenti

L’anno 2025 si apre con l’ennesimo trasloco per gli studenti di Economia Univaq, che dal 2009 continuano a vivere senza una sede definitiva. Il disagio raccontato dagli studenti.
Economia Univaq, 15 anni di traslochi: la gestione degli spazi vista dagli studenti
L’anno 2025 si apre con l’ennesimo trasloco per gli studenti di Economia, che dal 2009 continuano a vivere senza una sede definitiva. Stavolta, il trasferimento di circa 800 studenti si è reso necessario per restituire l’attuale sede del carcere minorile. Un disagio che viviamo nelle parole degli studenti. Ai microfoni del Capoluogo, Dario De Viti, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Area Didattica di Economia, ha messo in evidenza la necessità di un’organizzazione più chiara e di una pianificazione che vada oltre le soluzioni di emergenza.
“Noi lo abbiamo sempre detto: servirebbe un vero e proprio piano regolatore per gestire queste situazioni. La mensa del centro è già satura e noi di Economia, abituati a una mensa più o meno delle stesse dimensioni, ci troveremmo con ancora meno posti disponibili. I parcheggi al Monastero di San Basilio sono già oggi un problema, poiché l’area, sede del polo centrale, accoglie gran parte della popolazione studentesca dell’Ateneo e faticherà ulteriormente a gestire il nostro arrivo. Nella sede attuale almeno abbiamo parcheggi adeguati, ma nella nuova collocazione questo non sarà possibile. È una situazione che rischia di complicare la vita a tutti”.
De Viti evidenzia come la mancanza di informazioni ufficiali abbia contribuito a generare incertezza tra gli studenti:“Abbiamo chiesto più volte aggiornamenti, ma spesso le risposte sono vaghe o tardive. Durante l’assemblea con il presidente del Consiglio di Area Didattica, abbiamo sottolineato che c’è bisogno di una pianificazione chiara, perché non possiamo arrivare a settembre e trovarci con studenti che arrivano in ritardo alle lezioni per la difficoltà di trovare parcheggio o per spazi non adeguati”. Proseguendo, De Viti ha sottolineato il contesto storico di precarietà logistica che la facoltà di Economia ha vissuto negli ultimi anni: “Negli ultimi dieci anni, Economia è stata una delle facoltà, a livello logistico, più instabili dell’Ateneo. Dopo il terremoto del 2009, abbiamo dovuto abbandonare la storica sede di Roio e trasferirci in altre strutture temporanee, scelte spesso più per necessità che per strategia. Ogni trasloco ha comportato difficoltà, tra cui l’adattamento degli spazi per le attività didattiche e la riorganizzazione di servizi fondamentali, come trasporti e mense. Questo ha creato enormi disagi, soprattutto a studenti fuori sede. A più di un decennio dal sisma, siamo ancora in una situazione di precarietà e questo alimenta un senso di incertezza che va avanti da troppo tempo”.
La situazione in corso è un’occasione per riflettere su come la gestione dei grandi cambiamenti all’interno dell’Università debba essere accompagnata da una pianificazione a lungo termine. La necessità di spazi adeguati, ma anche di servizi complementari, è una priorità che non può essere trascurata. Gli studenti di Economia aspettano risposte concrete e un piano organizzativo efficace per affrontare al meglio questo delicato periodo di transizione.