Ex Sercom, spazi aggregativi pronti per L’Aquila Capitale della Cultura

L’AQUILA – Sopralluogo all’ex Sercom: in via di ultimazione le coibentazioni esterne e impiantistica, tramezzature a buon punto. Il vicesindaco Raffaele Daniele: “Puntiamo a chiudere la prima parte del progetto per L’Aquila Capitale della Cultura 2026”.

Proseguono i lavori all’ex Sercom, che diventerà un polo fieristico e aggregativo per la zona ovest dell’Aquila. Nella giornata di ieri sopralluogo in cantiere da parte del vicesindaco Raffaele Daniele, insieme alla consigliera comunale Katia Persichetti. “I lavori vanno avanti – spiega il vicesindaco al Capoluogo d’Abruzzo – e sono in via di ultimazione le coibentazioni esterne e l’impiantistica. All’interno, sono anche iniziati i lavori di tramezzatura al secondo piano che ospiterà spazi aggregativi che puntiamo ad avere operativi per L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026. A seguire passeremo ai lavori per il polo fieristico – al piano terra di circa 16mila metri quadri – che naturalmente saranno subordinati all’implementazione di viabilità e parcheggi a sostegno di tutta l’economia dell’area”. Con un polo fieristico nella zona ovest, sottolinea infatti lo stesso vicesindaco, “anche chi ha case da affittare in quell’area potrà mettere in rete le proprie strutture”.

Tornando al piano superiore che ospiterà le associazioni e spazi aggregativi, il vicesindaco Daniele sottolinea: “Entrando al piano superiore, sulla destra, ci saranno gli uffici delle associazioni che dal post sisma non hanno più spazi adeguati, sulla sinistra invece spazi comuni, area ristoro e teatro, come nelle grandi strutture. Puntiamo a rendere fruibili questi spazi per L’Aquila Capitale della Cultura 2026, così anche la zona ovest potrà ospitare eventi di grande richiamo. La prima parte di mandato è stata dedicata alla riqualificazione del centro storico, ora ci stiamo dedicando alle periferie, nel disegno della nuova L’Aquila della nostra amministrazione comunale. Il progetto muove i passi dall’ambizione di prendere luoghi abbandonati delle periferie per dare loro una seconda vita. Nella zona ovest non c’erano luoghi aggregativi e attraverso una fase di ascolto, grazie anche ai consiglieri comunali, abbiamo raccolto istanze, parametrandole al progetto”.

“È emozionante – sottolinea la consigliera Katia Persichetti – vedere l’edificio dismesso che cambia velocemente volto! Oltre ad ospitare il primo Polo fieristico della città, si concretizza la predisposizione di spazi per la socialità e per i servizi da tanto attesi sul territorio. Impegno, costanza, presenza”.