Botte tra tifosi dopo L’Aquila Sambenedettese, al vaglio le immagini per arresti, Daspo e multe

27 gennaio 2025 | 09:46
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Botte tra tifosi dopo L’Aquila Sambenedettese, al vaglio le immagini per arresti, Daspo e multe

Al triplice fischio, è finita la partita ed è iniziato il Far West. Botte tra i tifosi dopo L’Aquila Sambenedettese: la società marchigiana punta il dito contro le misure di sicurezza all’interno dell’impianto

È finita nel peggiore dei modi L’Aquila Sambenedettese. Il clima caldissimo è diventato incandescente dopo il triplice fischio dell’arbitro: quando i tifosi della Samb sono stati fatti uscire dallo Stadio Gran Sasso passando per il campo. Da lì gli inevitabili sfottò e, all’improvviso, gli scontri. In arrivo arresti, denunce, Daspo e multe.

L’Aquila 1927 – Sambenedettese è finita dritta sulle pagine nazionali, ma non per il calcio giocato, tutto il contrario. Il calcio è passato in secondo piano, così come il verdetto del campo che ieri, a meno di grossi colpi di scena da qui alla fine del Campionato, ha assegnato il titolo ai marchigiani, che si sono imposti sui padroni di casa con un netto 0-3. A prendersi i titoli, però, è stato quanto accaduto dopo la fine della partita, quando all’uscita dall’impianto dei tifosi ospiti, sono scoppiati violenti scontri tra le due tifoserie. Immagini bruttissime, testimoniate anche dai video che vi abbiamo proposto, in cui le due tifoserie sono entrate in contatto sul terreno di gioco, picchiandosi a colpi di cinghie, aste delle bandiere, calci e pugni.

Secondo la prima ricostruzione fornita, i disordini sarebbero scaturiti dalla decisione di far uscire i tifosi della Sambenedettese, che avevano assistito alla gara dalla tribuna, verso la curva ospiti, attraversando così il campo. Mentre i tifosi ospiti defluivano, tuttavia, qualcosa è andato storto: sono bastati pochi secondi e molti tifosi aquilani dalla curva si sono riversati in campo, non è chiaro se scavalcando o se aprendo il cancello. Il risultato sono stati gli scontri, che sono stati fermati poi, a fatica, solo dall’intervento delle forze dell’ordine. Sugli spiacevoli fatti si è espressa la società marchigiana in una nota diffusa sui suoi canali: “La 𝑼.𝑺. 𝑺𝒂𝒎𝒃𝒆𝒏𝒆𝒅𝒆𝒕𝒕𝒆𝒔𝒆 smentisce quanto diffuso dall’Ansa in merito ai disordini avvenuti alla conclusione della partita L’Aquila-Sambenedettese, quasi ad imputare il fatto alla tifoseria ospite. Dalle prime ricostruzioni, quanto accaduto sembrerebbe ricondotto alle opinabili scelte operate da chi doveva occuparsi della sicurezza. I tifosi della Sambenedettese che si trovavano in tribuna sono stati indirizzati verso la curva ospiti passando per il campo, per farli defluire dallo stadio. In quel mentre alcuni tifosi de L’Aquila, dalla propria curva, hanno scavalcato i cancelli e si sono diretti verso la curva ospiti. Tale fatto ha generato gli scontri. La mancanza di idonee misure di sicurezza ha reso possibile, altresì, che due tifosi dell’Aquila forzassero la porta di ingresso che dal campo conduce agli spogliatoi, fortunatamente senza esiti negativi per l’incolumità delle persone ivi presenti”.

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La Sambenedettese, quindi, punta il dito contro le misure di sicurezza che, all’interno dello Stadio Gran Sasso d’Italia, sono in capo alla società L’Aquila 1927: mentre alle forze dell’ordine spetta il mantenimento dell’ordine pubblico al di fuori dell’impianto sportivo, dove non si sono verificati scontri.
Ora saranno le immagini a chiarire la situazione e ad accertare responsabilità a vario titolo.